Pensieri su "Laura: Un amore di inizio secolo" di Miss Black (Unfit #6)


Il 1900 è iniziato da pochi mesi e l’onorevole miss Laura Nemme, ventinove anni nubile, non prevede cambiamenti nella propria vita. A sposarsi ha rinunciato, proprio lei che voleva essere la prima tra cugine e amiche, e ormai si occupa a tempo pieno dell’azienda di famiglia, una grande tessitoria nell’East End di Londra.

È qua che conosce Thomas Walken, il nuovo macchinista arrivato da poco da Manchester. Walken ha dovuto lasciare la sua città d’origine dopo aver partecipato agli scioperi indetti dai sindacati. Nessun padrone era più disposto a dargli lavoro e lui ha una figlia quattordicenne da mantenere. Ma con la lotta di classe e il socialismo ormai ha chiuso, così assicura a Laura. Sarà un dipendente modello.
Tra i due nasce presto una simpatia sconveniente, un’attrazione senza possibili sbocchi. Troppa è la differenza di ceto, vengono da due mondi diversi.
Se solo l’amore fosse ragionevole...

Unfit è una serie sulle disavventure di alcuni rispettabilissimi gentiluomini, che alla vita non chiederebbero altro che pace, tranquillità e le sacrosante gioie del patriarcato, ma ormai è il 1900, queste maledette donne emancipate sono dappertutto, come un’invasione di locuste, e sono tramontati i tempi migliori in cui gli uomini erano uomini e le mogli piante da interno. Non c’è più pace per nessuno.


Miss Black
Laura: Un amore di inizio secolo
Serie: Unfit #6
Pagine 264
Uscita: 25 febbraio 2024




Con questo sesto episodio la serie si discosta un po' dal filone della famiglia principale, per focalizzarsi tuttavia su un personaggio utile a dimostrare il principio alla base delle vicende generali: ovvero che ci troviamo all'inizio del 1900 e che ormai le donne non sono più soltanto "piante da arredo" (ma neppure timide bambole di porcellana esposte nella vetrinetta del salotto).

E chi meglio di miss Nemme può riuscire a dimostrarlo? 
A differenza di altri ragazze che l'hanno preceduta, Laura non fa la gentildonna che si dedica anche ad altre passioni, che siano gli studi scientifici o le lotte per l'emancipazione; lei è davvero una lavoratrice a tutto tondo, dato che insieme a fratelli e soci dirige una tessitoria nell’East End di Londra.
Una tessitoria di successo, tra l'altro, visto che è in programma un'espansione e una nuova sede, in cui si cercano di adottare tutte le novità industriali dell'epoca, ma anche la nuova concezione sociale degli lavoratori.

Laura si propone di non ricorrere al lavoro minorile e di evitare le pratiche di sfruttamento che sono eredità dei decenni precedenti, e crede di individuare un valido aiuto in un dipendente appena arrivato da Manchester, la zona industriale per eccellenza.
Solo che Thomas si è già scottato con gli idealismi della classe operaia e la repressione dei padroni, per cui l'ultima cosa che desidera è assecondare questa giovane donna, quasi trentenne, nubile e di mentalità borghese piuttosto rivoluzionaria.

Ne deriva un romanzo appassionante e godibile, incentrato sul social gap tra i due, in cui assistiamo a un confronto/scontro/scambio di idee su un po' tutto, dal mondo del lavoro al matrimonio, dalla visione della donna alla sicurezza sociale.
E all'amore che nasce fanno da contorno tutti i vari personaggi di UNFIT a cui siamo da tempo affezionati. Che volere di più?

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