Pensieri su "PEOPLE WE MEET ON VACATION. UN AMORE IN VACANZA" di Emily Henry

 
Poppy e Alex. Alex e Poppy. Non hanno nulla in comune. Lei è una ribelle, lui un precisino sempre perfetto. Lei ha un’incontenibile voglia di viaggiare, lui preferisce stare a casa con un libro.

Eppure, da quando molti anni prima hanno condiviso la macchina per tornare a casa dal college, sono diventati amici per la pelle. Per la maggior parte dell’anno vivono lontani - lei a New York City e lui nella loro piccola città natale - ma ogni estate, per un decennio, si sono concessi una gloriosa settimana di vacanza insieme. Fino a due anni fa, quando hanno rovinato tutto.
Da allora non si sono più parlati. Poppy ha tutto ciò che dovrebbe desiderare, ma si sente in un vicolo cieco. Quando qualcuno le chiede quand’è stata l’ultima volta che si è sentita veramente felice, lei pensa che, senza dubbio, è stato durante quell’ultimo viaggio sfortunato con Alex. Così decide di convincere il suo migliore amico a fare un’altra vacanza insieme, a mettere tutto sul tavolo, a sistemare le cose.
Miracolosamente, lui accetta.
Ora Poppy ha una settimana per mettere tutto a posto. Se solo riuscisse ad aggirare l’unica grande verità che è sempre rimasta nascosta nel mezzo della loro relazione apparentemente perfetta.

Autrice: Emily Henry
Titolo: PEOPLE WE MEET ON VACATION
Editore: HarperCollins
Pagine 368
Uscita: 5 marzo 2024
Traduzione di Valentina Zaffagnini


Cosa ho letto di lei:
BEACH READ
BOOK LOVERS




Le vacanze hanno sempre una fine.


Questo è il terzo libro che leggo della Henry e ogni volta riesce a farmi immedesimare, in un modo o in un altro, in uno dei suoi personaggi, inserendo riflessioni sulla vita e sulle nostre fragilità in una cornice divertente, vivace e in apparenza leggera.

Si parte con un certo tema "Harry ti presento Sally" (due studenti di college condividono il viaggio di ritorno a casa e danno inizio a una strepitosa amicizia decennale) e si finisce a celebrare la famiglia, la fuga dal paesino verso il sogno, la libertà di viaggiare, l'amore, l'idea che "casa" non sia semplicemente un luogo fisico ma una persona/insieme di persone che ci aspettano a fine giornata.

Una struttura narrativa particolare, che parte dalla fine e torna indietro, oscillando tra passato e presente, per capire cosa è accaduto. 

Poppy e Alex costruiscono un rapporto forte, cementato da un decennio di vacanze insieme: abitano lontanissimi, lui in una provincia americana sperduta, lei a New York, e ogni anno attendo la settimana che è il clou delle loro esistenze.
Pensano di condividere molte cose, ma in realtà sono diversi e non hanno mai avuto il coraggio di dirselo. Se Alex vuole invecchiare insieme, abitare in una casa che prenda l'odore di chi ci vive, Poppy adora gli aeroporti, dove gli sconosciuti si incontrano per caso e ripartono in mille direzioni, senza mettere radici e (forse) senza le catene della responsabilità.
Riusciranno a ritrovarsi?

Io ogni volta piango con quest'autrice, non perché la storia sia triste, ma perché è un pianto catartico per quello che riesce a tirarmi fuori.
Adorato.

E' la prima volta che voglio baciare Alex Nilsen. L'impulso mi attraversa dalla testa ai piedi e per due secondi resto senza fiato. poi prendo quei due secondi, li annodo ben stretti e li nascondo in fondo al petto, dove giuro a me stessa che resteranno per sempre.



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