Pensieri su "Lord of Embers. Il signore dei fuochi" di C.N. Crawford



Dopo un agguato che la costringe a fare ritorno nella Città delle Spine, Rowan si ritrova faccia a faccia con Orion, il quale dopo l’ennesimo combattimento, le propone una tregua: lui la lascerà in vita, rompendo il giuramento di sangue che prevede l’uccisione di Mortana, la sua sosia, e in cambio lei gli rivelerà come uccidere re Cambriel. Insieme, partono alla volta dell’inferno per incontrare Tammuz, il Dio Morente, l’unico in grado di spezzare un giuramento di sangue. Rowan decide dunque di rimanere più a lungo nell’oltretomba per scoprire sempre di più sul suo passato e allenarsi a combattere come un vero demone, così da vendicare la morte della madre. Forte delle sue nuove abilità e conoscenze, è determinata a prendersi la sua vendetta e a reclamare il trono che le spetta. 

Titolo: Lord of Embers. Il signore dei fuochi
C.N. Crawford
Serie: The Demon Queen Trials #2
Pagine 208
Editore: Leggereditore
Uscita: 22 marzo 2024
* ringrazio LEGGEREDITORE per la copia in anteprima


LA SERIE "The Demon Queen Trials"
1) City of Thorns: La Città delle Spine
2) Lord of Embers. Il signore dei fuochi
3) Garden of Serpents




Dopo essermi divertita a conoscere Rowen nel primo volume, ero rimasta molto curiosa di sapere come avrebbe rimediato al colpo di scena finale e alla sorpresa riservata a Orion (che, cosa abbastanza prevedibile, non l'aveva preso benissimo, essendo noto che i demoni, e soprattutto, i signori demoni, non abbiano caratteri facili, tendenti alla permalosità, al rancore duraturo e alla vendetta eterna😉).

Come ricorderete, Rowen non se la passava bene nel mondo umano e desiderava con tutte le sue forze entrare nella Città di Spine, la ricca area residenziale dei demoni, dove gli stessi vivono tra gli agi e protetti, ma anche... accerchiati dagli stessi mortali che ritengono inferiori.
Dopo essere riuscita a entrare nella cittadella e aver contrastato a lungo la sua (vera o falsa, io non lo dico) somiglianza con la terribile Mortana, Rowen ha finito per ricacciarsi nei guai.

Ed è qui che comincia il secondo volume, che lo è anche di fatto, dato che è un vero e proprio prolungamento di quanto accaduto in precedenza.
Purtroppo per noi, è un intermezzo piuttosto striminzito, dove si va avanti un pochino, ma non più di tanto; dove si aggiungono cose, ma poi si viene lasciati ancora una volta in sospeso, in balia della curiosità. 
Stuzzicati e abbandonati, ahimè. Mi chiedo se fin dall'inizio questa serie fosse stata concepita come una trilogia, oppure non sia stata separata in seguito, visto il successo.

Ho trovato molto interessante, in ogni caso, la parentesi ambientata nell'epoca del puritanesimo americano, con i cacciatori di streghe che divengono idealmente i precursori dei cacciatori di demoni, nemici attuali dei protagonisti. Così come mi ha emozionato conoscere un po' di più il passato familiare di Rowen e la prigionia del giovane Orion.

Ultima nota dolente (si fa per dire): l'elemento spicy, che tanto mi era piaciuto nel primo libro, si è ridotto al lumicino (😭), con due pagine due di tenerezze, che ti fanno sospirare, ma che si rivelano assolutamente insoddisfacenti. 

Spero davvero che il gran finale di GARDEN OF SERPENTS riesca a ricompensarci dell'attesa, permettendoci di avere tutte le risposte.

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