Pensieri su “Inganni e peccati” di Suzanne Enoch

 

Sebastian Griffin, duca di Melbourne, è l’uomo più potente d’Inghilterra. Fin da giovane ha amministrato con pugno di ferro sia gli affari sia la sua burrascosa famiglia, e da quando è rimasto vedovo il suo amore è tutto per la figlia Penelope. Finché il principe Giorgio non lo nomina referente britannico per la famiglia reale di Costa Habichuela, piccolo stato dell’America Centrale. La principessa Josefina Embry è affascinante, passionale. È un problema di cui Sabastian non ha affatto bisogno. Ma quando si accorge che Josefina e la sua famiglia stanno tramando per ingannare l’Inghilterra e i suoi abitanti, per il duca è troppo tardi. Non è più la ragione a comandare, ma il più dolce dei peccati.

Titolo: Inganni e peccati
Autrice: Suzanne Enoch
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 255
Ambientazione: Inghilterra, 1813 (periodo regency)
Uscita: marzo 2024

La Serie "Griffin Family":
1) PECCATI E SENTIMENTI (Sin and Sensibility)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/05/pensieri-su-peccati-e-sentimenti-di.html
2) INVITO AL PECCATO (An Invitation to Sin)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/11/pensieri-su-invito-al-peccato-di.html
3) QUALCOSA DI PROIBITO (Something Sinful)




Quando si conclude una serie è sempre tempo di fare bilanci e, soprattutto, di vedere se le aspettative cresciute durante la lettura dei volumi sono state ben ripagate.
Nel nostro caso si è tenuto per ultimo il pezzo più importante della famiglia: dopo Eleanor, Zachary e Charlemagne, infatti, mancava soltanto lui, Sebastian, il duca, il più grande dei fratelli, vedovo poco più che trentenne, in carica dall'adolescenza, e padre dell'adorabile Penny (bimba scaltra e dolce che ha arricchito di scene divertenti le varie vicende della famiglia).

Ebbene, mi attendevo molto da Sebastian, sicuro di sé, impegnato in politica e molto severo con i fratelli minori, oltre che riluttante a innamorarsi ancora.
Per questo sono rimasta un po' spiazzata dalla scelta della sua comprimaria. L'elemento esotico era stato già usato nel terzo libro con Sarala e le sue origini indiane, per cui non mi aspettavo addirittura una principessa dal regno della Costa Habichuela, centro America.

Ho trovato Josefina da subito troppo sopra le righe, troppo sfacciata, troppo arrogante, troppo anticonformista, troppo di tutto.
E simpatica come un raffreddore fuori stagione.
Per contro, il duca si invaghisce all'istante, prontamente disposto a perdonare i giochetti smaliziati della ragazza (e, in definitiva, a perdonarle un po' tutto).

Per carità, c'è un mistero dietro all'arrivo dei regnanti a Londra, e almeno la parte investigativa rende sostanzioso lo sviluppo del romanzo, però non sono più riuscita a cancellare la sensazione che questa coppia fosse abbastanza male assortita.
Ho comunque ritrovato con piacere i Griffin al completo e il loro affiatamento è il ricordo migliore che mi resterà della serie, dalla loro inguaribile tendenza a spettegolare e a controllarsi l'uno con l'altro, sino alla loro unità di fronte agli ostacoli incontrati da ciascuno.

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