Pensieri su "IL SERPENTE & LE ALI DELLA NOTTE" di Carissa Broadbent



Oraya è un'umana, figlia adottiva del re vampiro dei notturnati. Si è ritagliata un posto in un mondo destinato per natura a ucciderla, e ha un solo modo per cessare di essere una preda: partecipare al Kejari, il leggendario torneo organizzato da Nyaxia, la dea della morte in persona.
Uscire vincitrice dalla feroce sfida fra i tre Casati dei vampiri non sarà facile e Oraya si troverà obbligata a stipulare un'alleanza con un misterioso rivale.
Tutto in Raihn è pericoloso. È un vampiro spietato, un assassino infallibile, un nemico della corona... e il suo più potente avversario. Tuttavia, ciò che terrorizza veramente Oraya è la strana attrazione che prova per lui.
Ma non c'è spazio per la compassione nel mondo di Nyaxia. La guerra per la corona dei n otturnati scoppia a poche settimane dall'inizio del Kejari, mandando in frantumi tutto ciò che Oraya pensava di sapere sulla sua casa. E proprio Raihn sembra comprendere come nessun altro le sue emozioni. In un regno dove nulla è più mortale dell'amore, però, ciò che sta nascendo tra loro potrebbe essere la rovina della giovane umana.

Autrice: Carissa Broadbent
Titolo: IL SERPENTE & LE ALI DELLA NOTTE
Serie: Nightborn Duet #1
Editore: Mondadori
Pagine 541
Uscita: 30 gennaio 2024

 



Dopotutto i vampiri sanno meglio di chiunque altro 
quanto sia importante proteggere il proprio cuore.
E l'amore, va da sé, è più affilato di qualunque paletto.


Difficile trovare una lettura a tema #vampiri che sia ancora originale; se poi ci aggiungi l'elemento #arena e #games, con "ne rimarrà solo uno", il rischio di salire su una giostra di facili stereotipi è davvero alto. Per fortuna, questo romanzo si è rivelato molto meglio e lontano dai miei timori, con uno sviluppo forse lento (anche se poi accelera) sempre godibile.

Diciamo che, per certi versi, mi ero già fatta un'idea della parte finale, ma l'autrice riesce a inserirci un paio di sorprese incisive, che mi hanno incuriosito a proseguire (anche se - lo ammetto - apprendere che ha un progetto complessivo di 6 libri mi ha al contempo spaventato).

Come ambientazione, c'è una parte introduttiva che risulta preponderante; non tutto viene spiegato al dettaglio, anche se immagino che nei seguiti ci sarà tempo per approfondire.

Ho apprezzato Oraya, la tosta protagonista femminile, perché si deve sudare ogni tappa del torneo, senza troppi aiutini e senza perdersi in piagnucolii (ne avrebbe avuto titolo, essendo umana e fortemente svantaggiata in un mondo di succhiasangue, che considerano gli umani solamente giocattoli, complementi d'arredo e cibo).
Al contrario, Raihn, il personaggio maschile, mi ha lasciato indifferente: nonostante il fisico scultoreo e gli occhioni gentili, mi ha dato da subito una sensazione respingente e ambigua, che non sono più riuscita ad attenuare.
Tutto il mio plauso va a Vincent, un re quasi shakespeariano e un padre anomalo, che tuttavia lascia il segno, oltre il mondo di distruzione che lo circonda.

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