Review Tour per "TUTTO QUESTO TEMPO" di Rachael Lippincott e Mikki Daughtry
TUTTO QUESTO TEMPO
di Rachael Lippincott e Mikki Daughtry
Editore: Mondadori
* ringrazio la CE per la copia fornita
Pagine 288
Uscita: 24 gennaio 2023
Oggi parto io ad aprire questo evento, ma vi invito a seguire tutte le tappe dei blog partecipanti.
Trovate il calendario alla fine del post. Grazie ancora a tutt*!
E' tutto come prima tranne per l’unica cosa che conta.
Ma il mondo può andare avanti se vuole. Io no.
Io e gli YA tristi non andiamo sempre d'accordo, specie se ci sono di mezzo incidenti e lutti, però questo romanzo mi ha sorpreso per la delicatezza con cui racconta una storia sempre in bilico tra realtà e fantasia, ma comunque in grado di comunicare emozioni e sentimenti piuttosto credibili.
Ultimo anno di high school, anzi, proprio la festa di fine anno dei maturandi: tre amici hanno davanti a loro un destino carico di promesse.
Kyle è un ex-campione di football infortunato, ma è stato comunque ammesso all'UCLA e ci andrà insieme alla sua fidanzata storica, Kimberly, con cui ha rotto almeno sette volte ma che ama moltissimo. E poi c'è Sam, il loro amico comune, sempre vicino nelle loro vite.
Ma basta un niente per dover rinunciare a tutto. Dapprima la scoperta che gli altri hanno una visione piuttosto diversa dei loro destini e delle loro amicizie, quindi la tragedia: bastano pochi attimi per mandare in frantumi ogni prospettiva sicura e serena.
Inizia per Kyle un percorso lungo, tortuoso e doloroso, per ricominciare a vivere, mettendo in discussione tutto: dal proprio carattere ai propri sogni.
Con un incontro misterioso e dirompente: Marley.
E se ci fosse data una seconda possibilità, saremmo in grado di sfruttarla o potremmo restare bloccati, senza scegliere una strada diversa?
Con uno stile dolce, spesso onirico, ma non zuccheroso, la storia affronta tematiche come l'elaborazione del lutto, le delusioni giovanili, gli amori che credevamo eterni e non lo sono, il coraggio di tornare a vivere e quello di imparare a stare in piedi da soli, non soltanto grazie a una semplice riabilitazione fisica, ma anche e soprattutto contando su noi stessi in maniera indipendente.
Azzarderei a definirlo un romanzo di formazione, leggero e carino.
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