Pensieri su "O" di Cinzia Properzio



Non ci sono passioni illecite o passioni proibite. Tutto deve essere naturale il cui fine è l'appagamento. La passione è un istinto naturale, non si può tenere a freno a lungo. Non ascoltarla, non praticarla comporta frustrazione perenne. Un senso di disagio che col tempo si amplifica fino ad annientarci.
Il sesso e la passione sono "azioni" che il corpo vive e genera allo stesso modo, è come il bisogno di respirare.
Un romanzo erotico che sonda nel profondo i desideri di una donna e ci racconta, attraverso i gesti, le sensazioni, i rapporti fino a che punto può spingerci il desiderio quando lo si vive in modo naturale facendo cadere ad uno ad uno tutti i tabù e i limiti, più mentali che fisici, che ci impediscono di provare, fino in fondo, il piacere di un rapporto a due e non solo.
Un romanzo quasi privo di dialoghi, dove a parlare sono i corpi, la mente, i sogni, le voglie.

CINZIA PROPERZIO
O - Il desiderio, il sesso nella sua naturalezza.
Kitabu
PP. 413
Uscita: 30 maggio 2022
* ringrazio per la copia fornita

CINZIA PROPERZIO, la sua identità non è nota, ma da sempre vive di parole sia esse scritte, parlate o lette. Nel corso della sua vita, ha avuto modo di incontrare varie tipologie di uomini, da quello più facoltoso a quello meno abbiente, dall’uomo sicuro di sé al maschio timido ed impacciato. Da tutti ha imparato qualcosa, a tanti ha insegnato qualcosa. L’unica cosa che, con tutti, ha fatto è stato non cedere a compromessi tantomeno soddisfare l’altrui piacere senza trarne anch’essa.




Spesso leggo libri con contenuto hot, ma era un po' che non leggevo qualcosa di "esclusivamente" erotico come O.

Non so se il titolo volesse rievocare il celebre "Histoire d'O" di Pauline Réage, così come, peraltro, lo pseudonimo scelto parrebbe omaggiare il latino Properzio (e il suo Libro di Cinzia). 
Di certo, la donna, ovvero il punto di vista femminile che troviamo tra queste pagine, non ha una visione sottomessa o passiva del sesso. 
Anzi, anche quando si presta a giocare secondo le regole dei propri amanti, anche quando accetta di aspettare le loro sorprese o la mossa successiva, è sempre lei a decidere, a scegliere di farli giocare e di concedere loro il turno. E i maschi sanno di dover impegnarsi al meglio, perché il piacere di lei sarà il vero premio.





O è strutturato come una serie di racconti brevi, senza un vero filo temporale, una sorta di catalogo di scene e contesti casuali in cui si muove la protagonista: tanti incontri, alcuni programmati, alcuni inaspettati (a una fermata del taxi, a un ritrovo di amici, a una cena aziendale...), tutti volutamente anonimi nelle identità dei personaggi e nella descrizione dei loro corpi. 
Potrebbero essere più uomini, potrebbe essere lo stesso uomo calato in ruoli differenti, ma non è rilevante. Non è questo che importa.

La narrazione s'impone di sorvolare in modo asettico sul prima, per concentrarsi sul durante (e talora anche sulla dolcezza esausta del "dopo"), per rivelarci sensazioni che sono, prima di tutto mentali, e poi fisiche, e persino reazioni fisiche che si ritrasformano in stimoli mentali.
Perché, come ci viene ribadito e dimostrato, in modo più che pragmatico, "il buon sesso" parte dalla testa e lì regala la gratifica maggiore.

E a sua volta, il lettore stesso è posto di nella possibilità di scegliere cosa leggere, di cercare un suo ordine, di lasciarsi stimolare dal gusto e dalle voglie del momento. Vanilla o BDSM? Corteggiamento via sms oppure attrazione fulminante? In questo catalogo c'è un vero assortimento da scoprire.





L'ho trovato visivo, ma non volgare. Realistico, ma senza eccessi.
Più di tutto, mi è piaciuto il fatto che manchi l'ansia da prestazione, che lo scopo del sesso sia quello di stare insieme per giocare, per confrontarsi, per realizzare una fantasia in piena libertà, per divertirsi senza pensieri e assilli di altro tipo.

Amarilli

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