Pensieri su "Jäck atto I: La città celata" di Simon Schiele


In un mondo fantastico macchiato da problemi fin troppo reali, due giovani guerrieri combattono per crearsi un futuro. Jack, la spada, incatenato a un sogno di vendetta, Night, l'arco, in cerca di una famiglia. La loro vita cambierà quando arriveranno ad Adzul, la città celata, un'oasi di pace e serenità che tuttavia nasconde un grande segreto. Lì incontreranno il leale Cabil, la bella Judith, il sovrano Reginald, la Meranice e ammireranno la magia del Campo Lunare: sarà il posto adatto a loro? Com'è legato il segreto della città al loro passato? Una favola adulta ricca di umanità, un dark fantasy italiano che ridefinisce i canoni del genere. Violenza, razzismo, abusi sulle donne. Amicizia, amore, fratellanza. 
Questo è Jäck atto I: la città celata.

Simon Schiele, scrittore, giornalista freelance e sociologo ha diverse pubblicazioni all’attivo sotto casa editrice e presso Amazon. Vive a Torino e gestisce la pagina @officialschiele con cui si tiene in contatto con i suoi lettori. Ha pubblicato la satira sul mondo dei social network “L’irriducibile inconciliabilità dell’essere” nel 2019 e dal 2020 “La città celata” e “La triste notte” della saga di Jäck. Raccontare la realtà con occhio critico è la sua specialità e inventare mondi fantastici è il suo sogno sin da bambino.

Jäck atto I: La città celata
di Simon Schiele
Editore: self  *
 * ringrazio l'autore per la copia fornita
Serie: Jäck
(Secondo volume: Jäck atto II: La triste notte)
Pagine 364
Uscita: 15 aprile 2020



Il suo nome era Jack Lightning, e davvero non ispirava alcuna fiducia. 
Nonostante la sua giovane età, il cipiglio, il portamento e soprattutto quegli occhi neri, penetranti come lame, avvertivano riguardo la sua natura. 
Un cane randagio abituato a tutto e insofferente a tutto, 
che non abbassava mai la guardia ed era pronto a mordere alla prima occasione.


Ho accettato con piacere di leggere il primo volume di questa serie fantasy italiana, che raccoglie più spunti, a volte classici e a volte originali, per creare un mix tra le storie di cappa e spada, intrighi politici e vicende dal sapore più esotico.

La storia prende il via sull'isola Fahren, un territorio esteso diviso tra governi in guerra tra loro, dove l'Alleanza del Nord cerca di prendere il sopravvento, anche avvalendosi di un pericoloso mercenario come Blackshadow e tentando di catturare uno studioso a conoscenza di informazioni preziose.
Il primo protagonista è in effetti un ragazzo che si muove in competizione e in lotta con l'Alleanza del Nord, allo stesso tempo nascondendosi ai soldati della stessa. 

Jack è cresciuto in fretta, non ha più una famiglia ma possiede una spada magica, Whitemirror, che obbedisce letteralmente al suo comando. Non sappiamo cosa gli sia accaduto in passato, ma si è addestrato per combattere con la sua arma, anche se non è ancora al livello di Blackshadow.
Il ragazzo, inoltre, è in cerca delle stesse informazioni bramate dall'Alleanza, anche se ha a disposizione mezzi ben più risicati. Si arrangia come può, vivacchia, bluffa, esponendosi spesso a troppi rischi. 
Ed è in una situazione di necessità che incontra Night, un arciere giovane e senza famiglia come lui, con altrettanti segreti, che lo aiuta in modo disinteressato e pare voglia divenire per lui un amico fidato.
Insieme, pur o meno volontariamente, i due scoprono l'accesso alla citta di Adzul, luogo antico, di cui il mondo ha perduto tracce e memoria da tempo. E anche nella Città celata i ragazzi devono imparare a sopravvivere e a utilizzare le loro nuove conoscenze.

Il punto di forza del libro risiede nei personaggi, ben delineati e sfaccettati (come Jack è descritto con le sue luci e le sue ombre, anche gli altri non sono sempre buoni o negativi in modo rigido), nelle ambientazioni, talora fiabesche, talora suggestive.

Forse l'elemento che ho meno apprezzato, invece, è una certa discontinuità tra la prima parte e quella dedicata alla scoperta di Adzul. Entrambe le fasi sono descritte in modo dettagliato e in ciascuna si vivono parecchie avventure, ma è come se ci fosse una brusca sterzata. Il lettore sta ancora cercando di capire cosa voglia l'Alleanza e come farà Jack a opporsi, e nel giro di poche pagine si ritrova in un mondo totalmente diverso: certo, poi ci si adatta, però il filo narrativo ne è un po' destabilizzato. 
La motivazione che mi sono data è che ciò dipende molto dal fatto che si tratta del romanzo introduttivo: come in tutte le serie, il volume iniziale richiede un maggior inserimento di informazioni e dettagli, che poi vengono ripresi nei seguiti, come tanti tasselli che vanno a comporre il puzzle generale.

A parte questo, l'ho trovata una lettura molto scorrevole e senza cedimenti di ritmo.
Che si tratti della missione di Jack in città o della sua fuga nel bosco infestato o ancora della sua lotta contro nuovi nemici, il lettore (soprattutto quello più giovane) resta affascinato e curioso di capire in che modo il destino di Adzul possa influire sul mondo di sopra o chi Jack ritroverà ancora sul suo cammino.

Amarilli


Nessun commento:

Powered by Blogger.