Pensieri su “Un volto pieno di ombre” di Kerrigan Byrne (Victorian Rebels #2)

Christopher Argent è uno dei sicari più rinomati di Londra e non ha mai fallito un obiettivo, ma quando viene assoldato per uccidere la bellissima attrice Millie LeCour, tutto cambia.
Non solo Christopher si rifiuta di portare a termine la sua missione, ma decide di proteggere la donna, a costo della sua stessa vita.
 Seppure spaventata, Millie, madre di un bambino, prova un’irresistibile attrazione nei confronti di quel losco individuo e, sapendo in cuor suo di non avere altra via di scampo, si getta tra le sue braccia per affrontare le ombre del suo passato. 
E forse anche per trovare insieme quell’amore che entrambi stanno cercando…

UN VOLTO PIENO DI OMBRE (The Hunter) è il secondo romanzo della serie ‘Victorian Rebels’.
La serie, che si è aperta con IL MIO CUORE NERO (The Highwayman ) – nr. 184 de I Romanzi Classic, proseguirà con “The Highlander”, di prossima pubblicazione.

“Un volto pieno di ombre” 
Kerrigan Byrne
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 190
Uscita: Agosto 2020




Questa era l'uscita di Agosto che aspettavo con impazienza e ho trovato il secondo volume dei "Victorian Rebels" ancor più bello del primo (già quasi perfetto, con un Dorian tormentato e strepitoso).
Il titolo italiano è evocativo, anche se quello originale (The Hunter) racchiudeva l'essenza di Christopher.

Ebbene, la Byrne è una maestra nei prologhi dei romanzi. 
Se il primo volume era intriso di dolore, ma anche di promesse e magia, questo inizia nel carcere di Newgate, nella desolazione più cupa, ma anche qui con una canzoncina cantata da una madre e un bimbo che si continuerà a sentire in sottofondo a oltre due decenni di distanza.
Il bambino di quella desolazione, colui che non riusciva ad apprendere la filosofia orientale trasmessagli dal suo maestro, si è trasformato in un sicario prezzolato, un abilissimo omicida con un proprio codice morale, ma pur sempre un omicida.
Sino a un contratto ghiotto che non riesce a portare a termine...

Al di là dell'aspetto giallo e di indagine, con l'intervento del solito ispettore di Scotland Yard, entrambi i protagonisti fanno scintille.
Argent è durezza, gelo, tristezza, ferocia. Altro che Morte con la falce, lui è una statua marmorea che dispensa coltellate o mosse fulminee. E Millie è la preda che s'invaghisce del predatore, miracolosamente risparmiata per un ultimo bacio preteso.

Si legge d'un fiato e mi è piaciuto tutto. Se i due insieme sono all'inizio sono a loro modo titubanti e impacciati, ma anche sconvolti dai loro sentimenti, intorno riappaiono volti conosciuti e nuovi che stemperano i toni drammatici in più di una scenetta buffa e divertente.

I siparietti di Argent con Dorian mi hanno strappato un sorriso, i due mega-cattivoni alla mercé dell'amore e delle responsabilità familiari. E i dialoghi sicario/bimbo occhialuto e pittore sono a dir poco adorabili.

Nel complesso, una serie ottima. Aspetto il terzo con l'highlander (Liam MacKenzie), e poi ci sarà il Duca !!

Amarilli

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