BLOG TOUR per "WOLFSONG" di TJ Klune - "I LIBRI E LO STILE DI KLUNE: IRONIA E INTROSPEZIONE"


Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via.

Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero.
Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega.
Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci.
Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.


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I LIBRI DI KLUNE, UNO STILE TRA IRONIA E INTROSPEZIONE


Quando ho scelto l’argomento da approfondire per questo Blog Tour pensavo soprattutto a distinguere due dimensioni di Klune, ovvero quella ironica e scanzonata e quella più introspettiva/malinconica. 
In realtà ripassando un po’ le mie letture (solo per quanto riguarda i libri arrivati in Italia) mi sono accorta che le sfaccettature erano molto più numerose, e ogni volta così originali d’aver lasciato – in un modo o nell’altro – il segno nella mia memoria di lettrice. 

La serie con cui l’ho conosciuto è senz’altro “BEAR, OTTER AND THE KID”, che non posso definire propriamente triste, ma semmai struggente, con un’alternanza di parti dolci e altre intimiste, e con un messaggio di speranza che ti scalda il cuore. 

Ma i libri che amo senza dubbio di più sono quelli della serie “A prima vista”. 
Devo confidare che al primo impatto non ero rimasta così travolta da “DIMMI CHE E' VERO”. 
Sì, mi suscitò tanti sorrisi, ma non mi ero accorta della complessità dello stile. L’avevo giudicato un libro divertente e basta, persino un po’ trash come comicità (il cane che ha le rotelline al posto delle zampette, il pappagallo della zia, i personaggi sopra le righe, la famiglia di Paul Auster…). 
Ma quando lo rilessi per affrontare meglio il secondo volume, dovetti ricredermi. 
Sotto la patina di ironia facile, si nascondeva uno spirito agrodolce, quasi duro e caustico in certe descrizioni, in certi dialoghi, in certi messaggi. La denuncia dell’intolleranza c’era, come c’erano i pregiudizi, la sofferenza, l’isolamento, seppur smorzato dall’amicizia e dall’affetto. 

Tant’è vero che quando sono passata a leggere “La drag queen e il re degli Homo pomp”, ero pronta per affrontare Helena Handbasket, forse il personaggio più formidabile di Klune, un vero protagonista iconico, dove animo femminile e animo maschile si fondono in un modo così perfetto e fluido, che non riesci più a distinguere linee di separazione (e neppure hai bisogno di cercarle…). 

Dopo questa dimensione apparentemente più leggera (ma certo non meno efficace e incisiva), è stata la volta di “LE OSSA SOTTO LA PELLE”, un romanzo dove si fondono sia il lirismo, sia la sensazione di stupore fanciullesco (Artemis Darth Vader… non dico nulla, perché se lo leggerete scoprirete da soli cosa rappresenta questa ragazzina), che temi più introspettivi e di grande respiro. 

Con “John & Jackie” tocchiamo un argomento universale come l’Amore - quello con l’A maiuscola – non solo l’amore facile della giovinezza, dei sogni, della prospettiva di una vita davanti, ma anche quello della vecchiaia, del guardarsi indietro e del rivivere settant'anni di relazione, tra alti e bassi, tra cadute e strada insieme. Decisamente, un romanzo in cui si piange e in cui il cuore è messo a dura prova. 

Per finire, eccoci a "WOLFSONG", a questa serie fantasy, dedicata alle tematiche della magia e delle creature soprannaturali, con uno stile certamente più riflessivo, malinconico, molto struggente. 

Al di là di quali siano i gusti di ognuno di noi, non si può negare che Klune sia un autore poliedrico e che abbia dimostrato un’incredibile versatilità nella sua produzione, sapendosi adattare ai vari generi.

Amarilli


2 commenti:

  1. prima che uscisse wolfsong, non sapevo che la Triskell avesse pubblicato altri libri di TJ Klune. Sicuramente li recupererò perché come sai mi è piaciuto tantissimo! Non amo tanto i romance, ma visto il modo in cui alterna momenti divertenti a momenti più drammatici, credo potrebbero piacermi

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    1. Ciao Giusy! Quelli che ho citato, li consiglio tutti!!

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