Pensieri su “Per un bacio” di Patricia Gaffney

Rude, volgare e del tutto privo di buone maniere, John è il fratello gemello del defunto marito di Anna. Pur di riscattare la memoria dell’amato Nicholas dal sospetto di essere stato coinvolto in affari illeciti nella compagnia navale del suocero, la vedova è disposta a fingere che quell’essere, appena uscito di prigione, sia proprio Nick. E solo in questo modo riuscirà a stanare l’assassino che, credendolo ancora vivo, tornerà alla carica. Ma una sfida ancora più ardua, se non addirittura impossibile, attende Anna: trasformare John in un ineccepibile damerino. Cresciuta nel rispetto della più severa etichetta, è ora destinata a condividere le proprie giornate con un uomo apparentemente senza scrupoli. Un uomo che ha l’ardire di guardarla e sfiorarla come nessun altro ha mai fatto…



PER UN BACIO (Thief of Hearts) è una delle opere più famose di Patricia Gaffney, celebre autrice di numerosi romanzi sia storici sia contemporanei di varia ambientazione.

Patricia Gaffney
PER UN BACIO
Editore: Mondadori:
Collana: I Romanzi - Introvabili 68
Ambientazione: Inghilterra + Italia, 1862 (epoca vittoriana)
Uscita: Agosto 2020



Credo che questo sia il terzo o quarto romanzo che leggo di Patricia Gaffney e mi sono accorta d'averle sempre dato 5 stelle: quest'autrice ha il dono di prendere dei plot magari già usati in decine di altri libri e di renderli delle avventure emozionanti, che non vorrei mai smettere di leggere.

Prendiamo questo "ladro di cuori" (titolo originale): l'inizio non è certo nei canoni, ma si parte subito in quarta, con un assassino in attesa della forca, un nuovo omicidio, una giovane ereditiera travolta dagli eventi e che vuole soltanto difendere la compagnia di suo padre, un intrigo che potremmo definire "internazionale", visto che passa persino per l'Italia...
Ma la Gaffney, mentre ci avvince con gli eventi, ci fa lentamente conoscere i due protagonisti: Nick, il marinaio, uno di cui nessuno sarebbe pronto a fidarsi, e Anna, la sua My Fair Lady, colei che ha il compito di trasformarlo in un "marito" presentabile.

Se Nick mi ha strappato più di un sorriso mentre affronta il galateo e mi è stato simpatico sin da subito, Anna è un personaggio che cresce in modo costante ai nostri occhi, acquisendo una maturità che non ci si sarebbe aspettati: rappresenta in pieno tante giovane donne, piene di iniziativa e idee, bloccate dai preconcetti della loro epoca, dall'autoritarismo maschile e dalla rigidità della classe sociale a cui appartenevano.
Per questo, ho apprezzato che si sia riusciti a ricavare per lei un bel ruolo, dandole fermezza e dignità, pur senza stravolgere il suo carattere.

Due paroline due sul finale: arrivata all'ultimo capitolo, devo ammettere che sulle prime mi era parso troppo veloce e improvviso. Invece, rileggendolo e pensando a come era stata costruita la storia, l'ho trovata una soluzione coerente e realistica, tutto sommato azzeccata.
Per me altre 5 stelline per quest'autrice.

Amarilli

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