Pensieri su "MATRIMONIO DI CONVENIENZA" di Felicia Kingsley

Jemma fa la truccatrice teatrale, vive in un seminterrato a Londra e colleziona insuccessi in amore. Un giorno però riceve una telefonata dal suo avvocato che potrebbe cambiarle la vita: la nonna Catriona, la stessa che ha diseredato sua madre per aver sposato un uomo qualunque e senza titolo nobiliare, ha lasciato a lei un’enorme ricchezza.

Ma a una condizione: che sposi un uomo di nobili natali. Il caso vuole che l’avvocato di Jemma segua un cliente che non naviga proprio in acque tranquille: Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, è infatti al verde e rischia di perdere, insieme ai beni di famiglia, anche il titolo. Ashford è un duca, Jemma ha molti soldi. Ashford ha bisogno di liquidi, Jemma di un blasone… 

Ma cosa può avere in comune la figlia di una simpatica coppia hippy, che ama girare per casa nuda, con un compassato lord inglese?

Apparentemente nulla… Il loro non sarà altro che un matrimonio di convenienza, un’unione di facciata per permettere a entrambi di ottenere ciò che vogliono. Ma Jemma non immagina cosa l’aspetta, una volta arrivata nella lussuosa residenza dei Burlingham: galateo, formalità, inviti, ricevimenti e un’odiosa suocera aristocratica.
E a quel punto sarà guerra aperta…


Felicia Kingsley
MATRIMONIO DI CONVENIENZA
Newton Compton
Pagine: 386
Pubblicazione: Aprile 2017



Io voglio al mio fianco un uomo che mi adori, voglio essere la luce dei suoi occhi, non il dito nel suo occhio. Sì, perché Ashford mi ha fatto sentire così: inutile, indesiderata, superflua e fastidiosa. Sogno un uomo per il quale essere indispensabile, come l’aria che respira.


Da anni questo romanzo mi attendeva in cartaceo in libreria, ma non trovavo mai tempo.
Per una volta il periodaccio in corso e la voglia di serenità mi ha convertito a una fase "Felicia Kingsley-full time", cominciata proprio da questo, per proseguire con gli altri.  

Pur essendo un libro dichiaratamente leggero, ho scoperto in realtà una commedia intrigante e ben più curata di quel che mi potessi aspettare.
Se la trama è semplice e stravista (almeno per me che leggo romance storici), il tutto è rivisitato in chiave moderna, con una serie di spunti continui che ho apprezzato molto: dunque, lui nobile titolato ma prossimo alla rovina contro lei dotata di immensa eredità capace di risollevare le sorti del casato in un colpo solo. 
Cosa vi ricorda?

Beh, storie simili a profusione. Soltanto che Jemma (i suoi erano fan di Jim Morrison, ma è arrivata una femmina...) è una truccatrice teatrale di scarso successo, figlia di di due simpatici hippies-nudisti-mille sorprese, allergici alla ricchezza, che si ritrova ereditiera (con codicillo matrimoniale) mentre Ashford, il dodicesimo duca di Burlingham, conduce una vita non troppo gravosa, tra domestici, una madre duchessa vedova piuttosto pesante, feste di beneficenza, cacce alla volpe, incontri al club e supervisione (da lontano) di un un patrimonio familiare notevole (quanto a tenute), ma ex-florido (quanto a rendita attuale).

La soluzione di una convivenza forzata ma breve sulle prime appare ideale per entrambi, però non ha tenuto conto dell'imprevisto con la A maiuscola, che ogni volta irrompe, se ne frega dei programmi, spariglia le carte del destino e arriva persino a cambiare le persone.
Così se Jemma prova a migliorare se stessa e a soddisfare le grandi aspettative per il suo ruolo di giovane duchessa anticonformista, pure Ashford è costretto ad adeguarsi.
Accanto a loro tanti comprimari altrettanto divertenti: dai genitori di entrambi, al maggiordomo tifoso sfegatato, agli amici nobili, con persino un cameo "reale" (leggere per accertarsene).

Stile spigliato, mai banale: va giù come una bibita energizzante, con la giusta componente di dialoghi, descrizioni, eventi e citazioni letterarie e musicali prese in prestito qua e là (e che si inseriscono alla perfezione). 
Se avete voglia di ROSA, ecco una lettura da non farvi mancare.


Se dovessi definirla, userei una sola parola, anzi due: Big Bang. 
Un caos meraviglioso e perfetto. 
Un’esplosione devastante ma che mette tutto al posto giusto. 
Con Jemma accanto, tutto torna.

Amarilli

2 commenti:

  1. questo romanzo mi era piaciuto anche se ammetto di aver preferito di gran lunga la prima parte alla seconda.

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    1. Sì, la prima parte è la più originale e divertente :)

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