Pensieri su "KIM SWAN" (Broken Souls Series #0) di Sagara Lux

Kim Swan non è quello che sembra.
Lo chiamano “faccia d’angelo” per il suo bell’aspetto. Ha un sorriso e una buona parola per tutti, ma non è un bravo ragazzo. Lavora con persone pericolose. La sua vita cammina sull’orlo di un baratro e non è disposto a sentirsi dire “no”.

Darren Swan è molto peggio di quello che sembra.
Oltre a mettere una fottuta paura è un ladro e un bugiardo. Preferisce agire piuttosto che pensare e, quando vuole qualcosa, è disposto a usare qualsiasi mezzo pur di ottenerla.

Non potrebbero essere più diversi, ma hanno qualcosa in comune.
Un padre. Una madre. L’attitudine a stravolgere le vite degli altri.
E me.


KIM SWAN
Sagara Lux
Edizione: self
Genere: dark romance
Pagine: 282
Uscita: Gennaio 2019


Più volevi qualcosa, più finivi con l’averne paura. E lei aveva paura di me. 
Perché mi aveva desiderato a lungo.
Perché mi aveva avuto. 
E perché una parte di lei sognava che tutto ricominciasse da capo.


Dopo un paio di letture #dark #romance straniere e non del tutto soddisfacenti, alla fine ho scovato fior di romanzi dietro l'angolo, qui in terra italica, di cui per mia (grandissima) colpa non mi ero accorta.
Fortuna che la recente uscita dell'ultimo volume della serie BROKEN SOULS mi ha incuriosito così tanto da andare a "ripescare" il volume iniziale, uscito ormai da più di un anno, e di venire risucchiata in un quel grande pozzo nero che è la storia dei fratelli Swan e di tutte le anime che gravitano attorno a loro.

Questo romanzo è in effetti un concentrato di puro dark, scritto in punta di veleno, dove l'autrice non esita di fronte a nulla, parte cattiva e dolorosa e completa l'intero giro, se possibile, ancora più impietosa e distruttiva.
Non fatevi ingannare dall'apparenza: in questo periodo mi ero ripromessa di tenermi lontana dai drammoni strappalacrime e infatti KIM SWAN non lo è. 
Diciamo che ti attorciglia le budella, ti tiene sulle spine, ma è un po' una narrazione "tossica" in senso positivo, ti prende talmente che devi assolutamente arrivare in fondo, scoprire dove si riuscirà ad arrivare.

Kim e Darren Swan sono figli "guasti" di un padre amato, ma pieno di difetti, morto giovane e reo d'aver scaricato addosso un ineliminabile fardello emotivo sulla famiglia, oltre alla rovina economica.
Kim è il maggiore, è quasi prossimo alla laurea, è il viso d'angelo per bene, che gestisce un secondo lavoro segreto per mantenere la famiglia. Darren è il guasto sul serio, il ragazzo che ha sempre dato problemi e che ha meno sogni tra i due.
In mezzo a loro, come una granata disinnescata piomba la bionda Meredith, giovane, drogata, vorticosa e pericolosa e impossibile da fermare.
Paradossalmente, nel momento in cui ciascuno dei fratelli tenta di fare la cosa giusta peggiora le cose, nel momento in cui cerca il riscatto diventa debitore, nel momento in cui cerca di essere migliore e proteggere l'altro soffre e fa soffrire, senza speranze all'orizzonte.

Ma il suo respiro era quieto, come la notte. 
Schiusi appena le labbra, per respirare. 
Fu l’ultima volta che potei farlo liberamente,
 perché subito dopo la bocca di Darren calò sulla mia.


Fino a un finale a dir poco esplosivo e NON scontato.
La narrazione, dialogata su tre POV in prima persona, non scade mai nel banale e ti impedisce di salvare uno dei tre, in quanto nessuno è esente da ombre, mentre al contrario ti rende partecipe dei loro tormenti.

Dolore e buio, buio e dolore. 
Violenza e sesso calibrati perfettamente, comprimari che sgomitano per avere un ruolo altrettanto importante (Genz?), ritmo serrato e credibile, senza mai un cedimento.
Molto tosto, ma che romanzone.


Alcuni amori erano fatti per essere consumati in silenzio. 
Altri per consumare chi se li portava dentro.

Amarilli

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