Pensieri su "L’impertinente aiutante di Babbo Natale" di Ari McKay

Quando pesca il nome dell’aitante collega e amico Erik Wilson e diventa il suo Babbo Natale segreto nell’usuale scambio di regali dello studio in cui lavora, al timido avvocato Kevin Anderson si presenta un’opportunità unica. Kevin ha un debole per Erik da molto, ma teme di rovinare il loro rapporto di amicizia e lavoro se l’altro non dovesse ricambiare i suoi sentimenti. L’anonimato dello scambio gli offre l’occasione di far sapere all’amico che qualcuno è interessato a lui, e Kevin decide di trasformare la sorpresa in qualcosa di più interessante: dodici giorni di regali, ognuno dei quali sempre più provocante, che si concluderanno con un incontro alla vigilia di Natale, se Kevin troverà il coraggio di andare fino in fondo.

Erik è incuriosito dal suo Babbo Natale segreto che, per la prima volta dopo molto tempo, gli offre qualcosa da attendere con impazienza durante le feste. Ma quando Natale si avvicina, si rende conto di non desiderare l’uomo misterioso: Erik vuole il suo migliore amico, Kevin. 
Quando i suoi tentativi di farlo ingelosire falliscono, Erik accetta l’invito a cena del suo ammiratore segreto. Ancora non sa che l’impertinente aiutante di Babbo Natale potrebbe essere l’uomo che realizzerà tutti i suoi sogni, in una classica storia di amicizia che si trasforma in amore e che da dolce diventa piccante per i due begli avvocati.


L’impertinente aiutante di Babbo Natale
Autore: Ari McKay
Serie Avvocati innamorati
ISBN-13: 978-1-64405-090-3
Pagine: 43
Copertina: Bree Archer
Traduzone di: Natascia Gandini
Genere: contemporaneo
Edizione originale: Santa’s Naughty Helper, 5 luglio 2017


Visto il periodo, un racconto natalizio non poteva mancare.
Questo è discreto, per quanto davvero breve.

In realtà, posto che si sono messe ben in due per scriverlo, una ventina di pagine in più non sarebbe stato un grande sforzo e avrebbe giovato all'approfondimento della trama.
Il racconto è fin troppo prevedibile, incentrato sul classico intreccio del collega timido (e che arrossisce: l'espressione viene rimarcata di continuo, quasi che il lettore possa non capirlo...) e innamorato da sempre di quello belloccio e carismatico.
Le poche pagine non permettono di affezionarsi ai due e la lista dei regali, purtroppo, è di una banalità disarmante. Visto che era uno dei temi forti della trama, potevano davvero impegnarsi un po' per stupire il lettore.

Insomma, un #mordiefuggi natalizio.

Amarilli

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