PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL BACIO DEL SERPENTE” DI THEA HARRISON (ELDER RACES – ANTICHE RAZZE # 3)

Titolo: Il bacio del serpente
Autore: Thea Harrison
Traduttore: Canuso G.
Editore: Fanucci
Collana: Collezione immaginario fantasy
Data di Pubblicazione: Novembre 2014
ISBN: 8834727401
ISBN-13: 9788834727409
Pagine: 396

Trama - Per salvare la vita del suo migliore amico, la sentinella wyr Rune Ainissesthai ha fatto un patto con Carling, la regina dei vampiri, senza sapere quello che lei gli avrebbe chiesto in cambio. Quando giunge il giorno di saldare il proprio debito, scopre che la vita della donna è in grave pericolo. Da tempo i poteri di Carling sono diventati imprevedibili. I suoi sudditi sono fuggiti in preda al terrore e lei è rimasta sola con la sua assistente, Rhoswen, ritirata su un'isola deserta. Ma Rune non può abbandonarla: la vampira sta morendo, colpita da un terribile morbo conosciuto come il bacio del serpente, e l'attrazione che prova per lei lo costringe a cercare in ogni modo una cura per la malattia che la sta consumando. Insieme al desiderio, però, cresce anche l'instabilità di Carling, ormai sfuggente a ogni controllo. Qualsiasi possibilità di salvezza sembra farsi più remota, il confine tra bene e male sempre meno marcato, e la sentinella e la regina dovranno fare affidamento l'uno sull'altra, se vogliono sperare di sopravvivere al bacio del serpente... 

Il pensiero di Amarilli73

Aveva giocato a scacchi contro i demoni per vincere vite umane, aveva fatto da consigliera ai monarchi e aveva combattuto con i mostri. Attraverso l’inarrestabile svolgersi dei secoli, aveva governato più di un paese con l’incrollabile crudeltà del suo pugno di ferro. Conosceva incantesimi così segreti che non c’era più alcuna nozione della loro esistenza sulla Terra, e aveva assistito a cose meravigliose, la cui vista avrebbe messo in ginocchio anche gli uomini più fieri. Aveva conquistato l’oscurità per camminare nella piena luce del giorno, e aveva perso, e perso, e perso così tante cose e persone che neanche quel dolore la commuoveva più di tanto.

Allora: primo episodio molto bello (Pia e il Drago insieme fanno faville), secondo così così (Tiago e Niniane mi hanno lasciata indifferente), terzo assai difficile da giudicare.

Diciamo che è un libro corposo e altalenante, con parti struggenti, scene da fibrillazione tra Rune, il Primo guerriero dei Wyr, e la regina strega-vampira pazza, e altre parti che…boh, son buttate lì come macigni, di un palloso inaspettato.
Mi spiego. Rune ha promesso a Carling di mettersi al suo servizio in cambio della salvezza di Tiago e si presenta tutto obbediente per adempiere. Ma la regina cattiva è prossima alla fine, e da lì nel nostro mutaforma grifone scatta l’impulso “io ti salverò”, arrivando a viaggi nel tempo pur di trovare la cura. E sarebbe un plot elettrizzante, se l’autrice non lo avesse infarcito di pagine dedicate agli studi sul vampirismo, che paiono estratti di Wikipedia e attentano alla lucidità del lettore.

Insomma, un episodio che poteva essere molto meglio (tenendo conto che Thea Harrison MI PIACE!), e vedendo la sfilza di beta-reader che vengono ringraziati, mi chiedo: nessuno è riuscito a far notare queste parti soporifere? 

Un episodio comunque originale e che merita una lettura: Rune è quasi all’altezza di Dragos (ho detto quasi…) e poi appare Khalil, il formidabile protagonista del prossimo volume su cui nutro grandiose aspettative. Senza contare, infine, lo stile superbo della Harrison, di molto superiore al livello di altre autrici anche più conosciute per l’urban-fantasy.
Amarilli73

2 commenti:

  1. il primo mi era piaciuto moltissimo, il secondo meno, questo non l'ho ancora letto ma avevo grandi aspettative per Rune. Mi piace anche lo stile della Harrison, speriamo si riprenda con i successivi

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    1. Ciao Chiara! Lo spero anch'io, ho visto su Goodreads che i successivi hanno giudizi migliori.

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