PENSIERI E RIFLESSIONI SU “ALAN SMITH” DI C.J. MARTIN

Titolo: Alan Smith
Autore: C. J. Martin
Editore: Triskell Edizioni
ISBN: 9788898426195
Formato: ebook
Prezzo: € 4,99

Trama - 16 Maggio 2012. La storia inizia in una piccola cittadina del Colorado, Grom Lake, in cui un ragazzino timido e introverso, dotato di una sensibilità fuori dalla norma, conduce un’esistenza all’insegna della monotonia e dell’anonimato. Alan Smith, il protagonista diciottenne in questione, è fidanzato da circa tre anni con la sua anima gemella Alice, l’unica persona che sembra comprendere la sua stramba personalità, e desidera ardentemente emergere dalla massa che ha sempre odiato. Alan non vive una vita facile: i genitori sono separati in casa e la sua diversità caratteriale tronca in partenza ogni tentativo di socializzazione. Le cose cambiano quando nella sua scuola si verifica un evento inaspettato e scioccante. Alan inizia a capire di essere diverso dagli altri e, quando la situazione precipita nel modo più tremendo, sarà proprio lui a dove affrontare il male che minaccia di distruggere l’umanità.

Il pensiero di Amarilli73

Alan Smith ha diciotto anni, un fisico ossuto e una certa intelligenza, una famiglia normale, una fidanzatina del cuore. Vive a Grom Lake, un’anonima cittadina sperduta tra boschi e montagne, dove il tempo sembra scorrere lento e senza troppe emozioni. Finché Alan comincia ad avere strane visioni e a percepire indizi inquietanti…

Se ci si abitua alla mentalità chiusa e arcaica della gente, tipico tallone d’Achille della maggior parte delle piccole cittadine, si riesce ad apprezzare la quiete e la tranquillità che Grom Lake ha da offrire. Qui gli unici passatempi possibili sono le scampagnate nella magnifica e vastissima flora boschiva, localizzata principalmente sulle montagne che circondano il paese come una grande muraglia, o i bagni a Grom Lake, bacino lacustre battezzato con lo stesso nome della cittadina.

Per quasi tre quarti, questo romanzo d’esordio di C. J. Martin strizza l’occhio a un certo filone catastrofico-horror fine anni ’80, tra posseduti, angeli caduti e reperti archeologici di sospetta provenienza. In effetti, il taglio narrativo è buono e di gusto cinematografico, indulgendo agli effetti sorpresa e a qualche bella scena splatter. Per cui si legge senza difficoltà.

Nel complesso, però, è un mix in cui si riesce a fatica a trovare il bandolo della matassa e, al pari di Alan, si viene sbattuti avanti e indietro, nonché bombardati da informazioni elargite a casaccio e senza un ordine logico. 

Ho avuto l’impressione che il giovane autore, pur bravo, fosse impaziente di toccare un po’ tutto (l’horror, il richiamo biblico alla caduta degli angeli, il giovane eroe che si scopre dotato di super poteri e che ha nelle sue mani il destino del mondo) e ha finito quindi per non decidersi sulla strada da prendere.

Penso che potrà piacere a un pubblico giovane. Personalmente, mi è rimasto il dubbio se la storia fosse autoconclusiva o solo il capitolo iniziale di una saga (in questo caso si spiegherebbe meglio un certo carattere introduttivo e meno approfondito su certi punti).
Amarilli73

1 commento:

  1. l'avevo messo in lista, ma forse per il momento non lo leggerò, non sembra tanto il mio genere di adesso

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