Pensieri e riflessioni su "Vicini e lontani" di Irene Vanni

Titolo: Vicini e lontani
Autore: Irene Vanni
Casa Editrice: Delos Digital
Pagine: 55 pagine (stima)
ISBN: 9788867753994

Sinossi:
Due vicini di casa, lontani come cane e gatto, finché non assaggiano insieme le delizie del tantra...
Il cane è rozzo e rumoroso. Il gatto è antipatico e sta troppo sulle sue. II cane è coerente, fedele e sincero. E il gatto se ne frega. Lilith è una gatta nera e insofferente, Cassius un grosso e vivace boxer. Somigliano molto ai loro padroni, soprattutto per il fatto che non si sopportano. Silvia è esasperata dal baccano nell’appartamento accanto, dove si sta trasferendo il nuovo vicino, e mal tollera i suoi tentativi di venirle incontro, per quanto abbia il naso perfetto, le labbra perfette e il fondoschiena perfetto. Lei è giovane, intellettuale, alternativa, usa la cyclette come appendiabiti e ha alle spalle una storia noiosissima col fidanzatino di sempre. Lui è adulto, navigato, lavora in palestra e usa la libreria come scarpiera. Se non fosse così sciatto, a Silvia verrebbe quasi voglia di provare quei rilassanti massaggi tantra di cui si dichiara esperto...

Il mio pensiero: 
Finalmente posso tornare a parlarvi di Irene Vanni. Per chi ancora non la conoscesse, può leggere la mia recensione di Come se fosse ieri e l'intervista all'autrice
Irene è veramente una scrittrice piena di risorse e questa volta ci sorprende con un racconto erotico veramente allettante. 

La situazione iniziale è quanto di più facile possa capitare a tutte noi: l'inizio di una nuova vita ed il trasloco in un piccolo appartamento tutto nostro. Il nostro piccolo gioiello che custodiamo con soddisfazione e con la consapevolezza di esserci arrivate da sole, senza alcun aiuto. 
Questo è il caso di Silvia, giovane laureata disoccupata ed in perenne ricerca di un lavoro che possa farle sbarcare il lunario. Silvia, trasferitasi da poco nel suo piccolo appartamento grazie ad una altrettanto piccola eredità, dovrà presto fare i conti con un vicino estremamente molesto e rumoroso, che metterà a dura prova la sua pazienza. 

Fino a qui quante di noi si sono immedesimate? Tante, direi. Ed è questo il colpo di genio di Irene: l'esserci già messe nei panni di Silvia ci aiuterà a fantasticare di poter incappare anche noi in un'esperienza simile. E vi posso assicurare che l'incontro tra Silvia e il suo vicino Davide sarà quanto di più esplosivo possiate immaginare... 

Davide, trentacinquenne dagli occhi verdi e ovviamente fisico scultoreo, incarna il prototipo del vicino che ognuna di noi vorrebbe dover sopportare. Il problema tra i due sarà l'ovvia incompatibilità e la grande attrazione che sembrerebbero andare spaventosamente a braccetto. Un rapporto di amore e odio viscerale, che ben presto sfocerà in incontri bollentissimi. 

Proseguì nella sua amena attività e nono lo degnò più per tutta la giornata, maledicendo in continuazione i tremori tellurici che si protrassero fino a sera inoltrata. (...) sdraiata nel letto avrebbe voluto chiamare i carabinieri, fargli irrompere in casa gli SWAT, denunciarlo all'Inferno, ma l'immagine di lui che, chino e sudato, si dava da fare con chiodi e martelli le procurava anche un indesiderato languorino che la portò a carezzarsi il collo e il seno con terrore e vergogna. 

L'autrice ha realizzato scene estremamente erotiche e sensuali, che sapranno strappare almeno un pensiero languido ed indolente a ciascuna di voi, senza scadere però nello scontato o nel volgare grazie anche ad una forte dose di ironia.
Un racconto a tinte forti, seducente e carismatico come il suo protagonista maschile. 

Se volessimo trovare un difetto, potrebbe essere la sua brevità, anche se compensata da un pieno svolgimento della trama e da un finale che non lascia delusi. Ma non leggete questo come una critica. Se non sbaglio a ricordare, l'autrice è alla sua prima esperienza nel genere e, giustamente, avrà voluto utilizzare la forma del racconto breve per sperimentare qualcosa di nuovo per lei. 
Posso solo sperare che voglia continuare ed approfondire il genere, visto il risultato più che positivo.
Ambra

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