Pensieri e riflessioni su "Incontri proibiti" di Indigo Bloom

Titolo: La seduzione. Incontri proibiti
Autore: Indigo Bloome
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
ISBN: 885414875X
ISBN-13: 9788854148758
Pagine: 320

La psicologa Alexandra Blake arriva a Sydney per tenere un ciclo di conferenze sulla stimolazione visiva e il suo impatto sulla percezione. A metterle ansia però non è l’idea di dover presentare il proprio lavoro di fronte a centinaia di persone, bensì la prospettiva di ciò che verrà dopo: quella sera, dopo anni, finalmente rivedrà il dottor Jeremy Quinn, suo ex amante ora divenuto ricercatore di successo. L’uomo, che le ha dato appuntamento all’Hotel Intercontinental, la invita nella sua suite di lusso e, dopo un paio di bicchieri di champagne, le propone di trascorrere con lui il resto del fine settimana. Alexandra è combattuta, ma finisce per cedere al fascino magnetico del dottor Quinn, dimenticando i suoi obblighi di moglie e madre: per le successive quarantotto ore sarà sua. Jeremy le requisisce il cellulare, e in cambio di un’esperienza sessuale che si annuncia irripetibile le impone due condizioni: che si lasci bendare, affidandosi completamente a lui, e che non faccia domande. Alexandra non riesce a resistere e accetta tutte le regole del gioco, senza sapere che potrebbe diventare molto pericoloso…

Il pensiero di Amarilli73: 
Ma è uno scherzo? Una scrittrice donna ha partorito tutto questo? 
Adesso ci mancava solo la cavia (sessuale) da laboratorio pur di solleticare pruriti repressi. E scomodando addirittura la lotta alla depressione (che è, ahimè, un male serio e doloroso). 

A partire dalla trama, “Incontri proibiti” è semplicemente un delirio in crescendo: AB, insigne dottoressa quasi quarantenne con marito e bimbi, e con (sembra) promettente carriera universitaria, viene distolta dal suo tranquillo tran-tran di madre di famiglia e studiosa (quasi fosse una colpa... ) da niente meno che il dottor Jeremy Quinn, il suo ex-ragazzo ed ex-compagno di studi, “l’uomo che ha mostrato alla sua mente e al sua corpo orizzonti che non credeva possibili”. 

Jeremy (che ha il sex-appeal di un uovo al tegamino e sembra da subito un puro esaltato) “ha sempre provato un gusto particolare a scardinare confini e credenze convenzionali, ed è alla costante ricerca di soluzioni innovative e spiazzanti per i più spinosi problemi della medicina” (ohibò!!). 
Jeremy è a una svolta cruciale nelle sue ricerche, e potrebbe cambiare il destino dell’umanità, grazie al segreto degli orgasmi di AB. 
Ci sta lavorando da anni: ha pianificato tutto (senza che lei sapesse nulla). 
Si tratta solo di monitorare i livelli ormonali mentre AB è al massimo stadio di infoiamento e metterli in relazione con i copiosi fluidi secreti durante gli orgasmi dalla solita AB (che quando viene sembra una pompa per l’irrigazione dei campi) per poter testare la formula che ci libererà dalla depressione. 

Ma prima il prof. pazzo e i suoi scrupolosi ricercatori devono rendere “LASCIVA” (??). 

Qui il delirio è completo: AB è sottoposta a svariati test “scientifici” per saggiarne il livello ormonale: con il vestito rosso, bendata e ammanettata; buttata giù da un aereo, in caduta libera e pure senza mutande; nuda, ma sospesa su acque oscure; incappucciata, con il mantello e le cinghie di pelle. 
Ovviamente, son tutti test accomunati da umiliazione e assoluta inutilità, ma la dottoressa scema è così elettrizzata di essere parte del processo di ricerca per aiutare l’umanità (???) 

Osservate… dunque sono davvero la cavia in questo esperimento. 
Chi avrebbe mai potuto sospettare che me ne sarei rimasta qui, immobile, e avrei accettato la violazione che mi è appena stata imposta? Io mai e poi mai. 
«Mettetela in posizione». 
Non sento altre voci, non vedo nulla. C’è un’accettazione totale mentre mi fanno inginocchiare. 

Dimenticavo di aggiungere che AB si lascia pure mettere il braccialetto (di diamanti) GPS per essere sempre rintracciabile e pronta agli esperimenti, perché altre case farmaceutiche potrebbero seguirla per fare spionaggio industriale. 
Il rischio è grosso: e se qualcuno tentasse di far godere Lady Orgasmo e studiarla per conto suo? 

Scherzo di pessimo gusto, noioso, piatto, con pagine di pippe mentali senza fine e finte scene erotiche spesso incomprensibili (ma che le stanno facendo? Sappiamo solo che non vede nulla, e che qualcuno la mette lì, poi la sposta là, poi la gratta qui, poi la lava lì, e questa intanto va fuori di testa per il desiderio incontenibile: sono legata e alla mercé di un pazzo in laboratorio, evviva evviva…). 

Ho letto che è stato un grande successo in Australia. Ma è noto che le donne di laggiù si lamentano perché son trattate meglio le pecore…
Amarilli

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