Pensieri su SPINNING SILVER di Naomi Novik

 

Miryem è figlia e nipote di usurai, ma suo padre è troppo generoso per riscuotere i debiti. La famiglia vive in povertà, finché Miryem non indurisce il proprio cuore e decide di sostituirlo nel lavoro nel villaggio.
Il suo successo fa nascere la voce che lei sia in grado di trasformare l'argento in oro, attirando l'attenzione dello stesso re delle fate dell'inverno. Questi le assegna una sfida impossibile: se fallirà, morirà. Ma se trionferà, potrebbe andare incontro a un destino peggiore della morte. E, nel suo disperato tentativo di riuscire nell'impresa, Miryem tesse inconsapevolmente una rete che intrappola l'infelice figlia di un lord...
Il padre di Irina trama di darle in sposa allo zar, disposto a pagare qualsiasi prezzo per raggiungere il suo obiettivo. Tuttavia, l'affascinante zar non è ciò che sembra. E il segreto che nasconde minaccia di consumare sia le terre dei mortali che l'inverno stesso.

Divise tra scelte mortali, Miryem e Irina intraprendono una ricerca che le porterà ai limiti del sacrificio, del potere e dell'amore.

Titolo: SPINNING SILVER
Autrice: Naomi Novik
Editore: Mondadori
Uscita: Maggio 2024




Decisamente l'ambientazione russo-slava fiabesca è nelle mie corde, perché ho davvero apprezzato la lettura di questo romanzo della Novik, che unisce in più una cornice di personaggi e tradizioni ebraiche.

La narrazione si struttura attorno a tre donne, che divengono pilastri ed eroine dell'intera vicenda: Miryem è figlia e nipote di usurai; ma mentre il nonno è capo di una famiglia ebrea di successo, il padre, troppo compassionevole, si è quasi rovinato. Tutto cambia quando lei prende in mano la situazione e inizia a riscuotere, divenendo così brava da far credere di essere in grado di trasformare persino l'argento in oro. 
A questo punto il re degli Staryk, il popolo della neve, le propone sfide sempre più difficili, in modo simile alle imprese del nano Tremotino (c'è un po' di retelling, sì...).
Accanto a lei c'è Wanda, che desidera solo ripagare il debito del padre violento e salvare dalla fame i suoi fratelli. Mentre, poco lontano, una terza fanciulla, Irina viene costretta a sposare uno zar posseduto da un demone, sempre per salvare i propri familiari.

L'elemento centrale è lo spirito di sacrificio, insomma: tutte e tre le ragazze possono contare soltanto sulle loro forze e sul loro ingegno per tirarsi fuori da situazioni rischiose, salvando se stesse, i loro cari, e la possibilità di trovare l'amore.

Lo sfondo è quello di una natura selvaggia, boschi e foreste infestate da ombre e lupi, con grandi strade magiche che portano a regni innevati e pieni di magia. Ma anche le città e i villaggi non sono più piacevoli, tra intrighi politici e pogrom antisemiti sempre dietro l'angolo.

E la Novik ha l'abilità di saperti trasportare nel cuore di queste dimensioni passate, narrando di coraggio e audacia, intuito e astuzia tipicamente femminili, come se fosse un'anziana nonna che racconta le storie seduta vicino a un focolare.

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