Review Tour per "GLI EROI SI BACIANO" di Filippo Nicosia




Sono giovani e sensuali; sbandati, idealisti e spregiudicati. Sono poeti, lavapiatti, giornaliste, infermiere, editori indipendenti, modelle e militanti. Sono, soprattutto, corpi che sbattono contro la vita, contro altri corpi e contro Roma, la città che li inghiotte e li risputa nel suo ruminare secolare.

Gli eroi si baciano è la storia di nove vite finite nel vortice di una sera, tra musica, sogni di letteratura, incontri carnali, esplosioni di violenza e bisogno d’amore.
Da un vile agguato fascista del 2005 all’attentato del Bataclan del 2015, la vita dei protagonisti si dipana lungo un decennio in quelli che sono stati definiti come “Anni 0”. Tra fatti privati e avvenimenti storici, il romanzo si costruisce per fotogrammi, tasselli narrativi, illuminando vite inconsolabili e ardenti che poi si spengono nell’ombra della maturità. Eppure niente è perduto, niente è scarto, perché una sola notte può incidere sul destino più di molti anni, e le persone sfiorate o perse lungo il cammino possono accompagnarci per sempre.
Filippo Nicosia costruisce un romanzo a più voci, mettendo sulla pagina personaggi potenti e fragili, sempre costretti a scegliere tra la vita e la sopravvivenza, tra l’avere un prezzo a cui vendersi e pagare un prezzo per la propria libertà.
Gli eroi si baciano racconta la fine della giovinezza, senza nostalgia, ma con l’ardore delle vite in gioco. Dieci anni di storie individuali che in questo romanzo corale pieno di slancio restituiscono la fotografia di giovani venti-trentenni incapaci di pensarsi come “generazione”.

Filippo Nicosia
Gli eroi si baciano
Editore: Mondadori *
204 pagine
Uscita: 4 aprile 2023

* Ringrazio molto Mondadori per la copia fornita e vi invito a seguire tutte le tappe dell'evento di tutti i blog partecipanti (sopra trovate il calendario completo. 



Per la maggior parte delle persone la musica è una delle voci del mondo, 
per me è il contrario: 
il mondo è il corredo della musica che ho nella testa, anzi nella pelle o più giù nelle ossa.


Primo romanzo che leggo di quest'autore e ammetto che su questa scelta hanno molto pesato tre cose: il titolo suggestivo, la copertina struggente e la trama (complimenti all'editor che l'ha scritta, perché ha fatto il suo buon lavoro di persuasione).

E poi mi fermerei qua, giacché il contenuto non si è dimostrato al livello di tanta aspettativa.
Sì, è un romanzo corale, sì ci sono nove vite che si dipanano nell'arco di un decennio, con il punto comune dell'ambientazione romana e del fatto che, per un qualche intreccio del destino, tutti i personaggi in qualche momento si sfiorano.

Tuttavia, il romanzo è pervaso dalla fastidiosa sensazione del "vi faccio vedere quanto sono bravo": ogni capitolo è raccontato da un punto di vista diverso, ma un colpo in prima persona, poi in terza persona con narratore esterno, poi si racconta al passato , poi ancora si racconta al presente con flusso di coscienza ininterrotto e per finire si salta dalla prosa alla poesia (perché uno dei ragazzi verseggia per autoraccontarsi).
Insomma, se mai avete frequentato un corso di scrittura creativa o un workshop di tecniche di narrazione, avete l'idea degli esercizi sviluppati. 

Non che a priori ci sia nulla di male in questo, ma il risultato di queste duecento pagine è slegato: si dirà che il discorso è stato volutamente spezzettato (tanti frammenti, fotogrammi, eccetera), ma al lettore arriva un'esplosione caotica, molto confusa, in cui si perdono a mio avviso vari personaggi, dove le voci restano sempre sul fondo, senza risultare mai incisive, e dove rimane sostanzialmente molto poco.
Non si creano sentimenti né sensazioni, tutti i nove restano piuttosto algidi e antipatici (a parte Marcella l'infermiera, che infatti è adulta); al di là di una generazione "disperata", resta l'idea di venti-trentenni inconcludenti, lagnosi, inclini a drogarsi/ubriacarsi e sempre pronti a scaricare la colpa dei loro fallimenti sulla "società" (entità astratta che non li accoglie, ma in realtà li assorbe e li mantiene, anche solo per l'assistenza medica gratuita).

Amarilli

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