Pensieri su "The High Mountain Court " (I cinque regni di Okrith #1) di A.K. Mulford



Remy, diciannove anni, teme di essere l’unica strega rossa ancora viva, ed è determinata a restare tale. Ma il Re della Corte del Nord, che ha massacrato la sua famiglia e messo una taglia sulle teste delle streghe rosse, ha altri piani: vuole distruggere la sua specie una volta per tutte.
Quando i guerrieri che governano le Corti scovano il suo nascondiglio, Remy si ritrova faccia a faccia con Hale, l’affascinante – e molto determinato – Principe della Corte dell’Est. Lui ha bisogno di una strega rossa per mettere fine alla guerra con la Corte del Nord, e in cambio l’aiuterebbe a sfuggire ai nemici che la braccano.
Eppure, nonostante l’innegabile attrazione che vibra tra loro, la giovane non è certa di potersi fidare. Al tempo stesso, se vuole salvare se stessa e la sua gente e aiutare il Regno a sbarazzarsi di un tiranno sanguinario, ha altra scelta?
Così, con una guerra alle porte e i cacciatori di streghe alle calcagna, Remy accetta di partire insieme al principe alla ricerca di due potenti talismani che potrebbero aiutarli nella loro missione.
Sarà un viaggio insidioso, e non solo per i pericoli che i due giovani dovranno affrontare. Perché il destino li ha fatti incontrare solo adesso, ma le loro anime potrebbero essere indissolubilmente intrecciate da sempre.
Avventura e romanticismo, magia e passione: il primo libro della saga dedicata ai Cinque Regni di Okrith è un high fantasy adrenalinico, abitato da guerrieri straordinari, potenti streghe e misteriosi talismani che possono mettere a dura prova i piani del destino.



The High Mountain Court.
I cinque regni di Okrith. Libro 1
di Mulford, A.k.
Editore: Harper Collins
Data di pubblicazione: 21 Marzo 2023
Pagine: 450 Pagine






Ecco un inizio di una nuova serie fantasy che proprio non mi ha convinto, tant'è vero che la mia esperienza finisce con questo primo libro (essendo la mia curiosità per i seguiti pari a zero).

Sono tanti gli aspetti che non ho apprezzato:

* Una protagonista urticante che è bella, brava, intelligente, e un attimo prima è una triste ingenua, e due minuti dopo - tacchete - è scassinatrice e arciere e strega e… pensate a un qualsiasi talento e lei lo ha. E se c’è una festa lei attira tutti gli sguardi dei presenti, perché è stupenda, benché lei non se ne sia mai accorta. Pietà. Ha vissuto nell'anonimato e nell'ombra per anni, poi salta fuori che tutti avevano capito chi era... Di nuovo, pietà.

* Narrazione fiacca, senza tensione, tanto che ho rischiato più volte di abbandonare (tra l'altro, dopo un terzo di libro si intuisce già il twist principale. Si gira tutt'intorno nelle corti solo per allungare la vicenda e rimandare lo scontro finale.

* Scene d’azione dove pochi buoni "sbaragliano" tanti cattivi (ma ogni volta che combatte Remy è colpita alle spalle o alla nuca...), e dove personaggi appaiono e scompaiono a seconda della convenienza.

* E poi soliti capitoli di passione dove i due ci danno dentro, ma anche in modo un po' volgare e fuori contesto. Aggiungo che i vari personaggi comprendono l'intero arcobaleno #queer, cosa che in altri autori apprezzo molto perché permette ai lettori di immedesimarsi, ma qui mi è suonato artificioso, come se fossero stati scelti a tavolino per fleggare tutte le caselline della scheda etica.

Nel complesso, tutto già visto e un mix tedioso di Maas e Armentrout.

PS. Non trovate citazioni, perché non ne ho trovate di valide :)

Amarilli

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