Pensieri su “Una donna in fuga” di Madeline Baker



Fuggita da un marito dispotico e violento, Kaylynn Summers è finita prigioniera in un villaggio cheyenne, a far da serva a una vecchia pellerossa. Messa in palio quale premio in una gara indiana, è stata poi vinta da Jesse Tuono Giallo, un noto cacciatore di taglie. Nemmeno con l’aitante e coraggioso Jesse la vita è stata particolarmente generosa: vive solo con il suo cavallo, la sua Colt e una brutta cicatrice sul volto. Ora però per lui la fortuna potrebbe girare, gli basterebbe arrivare a San Francisco e riportare la ragazza a suo marito, che ha promesso una ricompensa di ben diecimila dollari. 
Ma da qualche parte, sul sentiero delle Black Hills, complici le lunghe notti stellate, qualcosa di struggente e impalpabile si insinua nel cuore dei due giovani, cambiando per sempre la rotta delle loro vite…

Autrice: Madeline Baker
Una donna in fuga
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Introvabili 99
Ambientazione: America, Stati Uniti, 1872
Uscita: aprile 2023



Non ho mai nascosto la mia passione per i western romance, se poi ci aggiungete anche l'elemento storico, il connubio è perfetto.

Questo è uno dei romanzi più celebri della Baker e direi che è ricco di elementi per renderlo una lettura avvincente: una giovane donna, di città e di famiglia agiata, per sfuggire a un matrimonio infelice, prende una diligenza per tornare a casa e si ritrova ad essere l'unica sopravvissuta a un assalto dei Cheyenne.
Pur lasciandola in vita, la tribù la tiene in condizione di schiavitù, finché non viene ceduta a Tuono giallo, guerriero meticcio che, nel mondo dei bianchi, lavora come cacciatore di taglie.
Costretta a seguirlo, insieme a un altro prigioniero indiano, Kaylynn non demorde e fa di tutto per scappare, senza mai arrendersi alla speranza.
Anche se, in realtà, non è che il marito bianco rappresenti la salvezza: anzi, paradossalmente, sono proprio i due "selvaggi", Tuono Giallo e Falco Nero, a ergersi a suoi protettori e amici.

Dalla vita nell'accampamento alle fughe nella prateria, sino all'incrocio con il passato di tutti i protagonisti, questo è stato un bel viaggio.
Lo stile è scorrevole, punteggiato di eventi e di avventure, la maturazione dei personaggi è ben resa, anche perché la narrazione alterna i loro punti di vista. Soprattutto, ho apprezzato la crescita e la determinazione di Kaylynn.

Nel complesso, molto piacevole.


Amarilli

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