Pensieri su "La principessa delle ceneri" (Ash princess #1) di Laura Sebastian


 

Theodosia aveva sei anni quando il suo Paese fu invaso, e sua madre, la Regina del Fuoco, fu assassinata davanti ai suoi occhi. Dieci anni dopo, Theo ha imparato a sopravvivere ai continui abusi del kaiser e della sua corte nelle vesti della ridicola Principessa delle Ceneri. Poi, un giorno, il kaiser la costringe a fare ciò che non avrebbe mai immaginato. Con le mani insanguinate e persa ogni speranza di reclamare il suo trono perduto, si rende conto che sopravvivere non è più sufficiente: deve seppellire nel profondo la ragazza che era un tempo. Ma ha ancora un'arma: la sua mente è più acuta di qualsiasi spada e il potere non si ottiene solo sul campo di battaglia. Per dieci anni, la Principessa delle Ceneri ha visto la sua terra saccheggiata e il suo popolo ridotto in schiavitù. Non può più ignorare i suoi sentimenti e i suoi ricordi. Decide di giurare vendetta, orchestrando un complotto per sedurre e uccidere il figlio guerriero del kaiser grazie all'aiuto di un gruppo di ribelli volubili e dotati di poteri magici. Ma Theo non si aspetta di provare sentimenti per il principe... Costretta a fare scelte impossibili e incapace di fidarsi anche di coloro che sono dalla sua parte, Theo dovrà decidere fino a che punto è disposta a spingersi per salvare il suo popolo, e quanto di sé stessa è pronta a sacrificare per diventare regina.

La principessa delle ceneri
La trilogia Ash princess #1
di Laura Sebastian
Editore: Fanucci
Pagine: 336
Uscita: 12 maggio 2022



Ero una principessa fatta di cenere; non è rimasto nulla di me da bruciare.
Ora è il momento che sorga una regina.


Dopo averlo preso all'uscita, avevo lasciato indietro questo primo libro. 
Per fortuna, l'arrivo del secondo mi ha costretto a recuperarlo.
Dico per fortuna, perché l'ho divorato, letteralmente.

La Sebastian ci porta ad Astrea, terra ricca di giacimenti minerari, dove gli abitanti (dai capelli scuri) ritenevano le gemme doni degli dei e ne sfruttavano i poteri magici per garantire pace e prosperità.
Ma poi l'invasione di un popolo barbaro e biondo (a me hanno ricordato a tratti i vichinghi) giunto dal mare ha cancellato l'intera civiltà, massacrando e schiavizzando le persone, annientando gli antichi Guardiani, depredando le miniere sino a renderla una terra di tristezza e morte.
Dopo dieci anni, Theodosia, figlia risparmiata della regina, si trascina come una sorta di ostaggio-fantoccio alla corte del kaiser, in balia degli eventi, frustata e punita sino a dimenticare il proprio nome e la propria identità.
Ma il suo popolo ha atteso a lungo il riscatto, in attesa che lei crescesse e ricordasse i suoi doveri.

Accerchiata dai nemici e con l'ombra di spie e tradimenti sempre in agguato, la principessa schiava deve imparare a mentire bene, a tenere gli occhi bassi, a fingere amicizia e amore che non prova, per guadagnare la libertà e, forse, uno spiraglio di speranza per Astrea.
 
Un fantasy di corte di quelli che mi piacciono, dove più che la spada vince il veleno, dove si combatte con parole con sguardi, dove la protagonista non parte superdotata, ma vive sulla propria pelle tutta la fatica di maturare e di salvarsi.
Corro subito a proseguire con il secondo.

Amarilli

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