Pensieri su “Un cuore selvaggio” di Connie Mason




Steven Colter è incredulo. Lui, ranger di lungo corso e tutore della legge, nonché temuto cacciatore di taglie, non è riuscito a sventare l’assalto alla diligenza su cui viaggiava a opera di uno sbarbatello e del suo timido aiutante, certamente alla prima rapina. Ferito nell’orgoglio, Colt recupera il suo cavallo e si lancia all’inseguimento dei malfattori, riuscendo a disarcionare il capo della banda. Senonché, cancellata la prima onta, scopre che il ferito, in realtà, è una donna dalle chiome corvine e dai profondi occhi viola. Nonostante il suo fascino, si tratta comunque di un malvivente che deve finire dietro le sbarre, o almeno questo è ciò che pensa lui. Quello che ha in mente la prigioniera, la misteriosa Sam, invece, è tutt’altra faccenda…

Titolo: Un cuore selvaggio
Autrice: Connie Mason 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 100
Ambientazione: America, Stati Uniti, Texas, 1858
Uscita: aprile 2023




Decisamente no.
Pur essendo un #westernromance, non sono riuscita a farmelo piacere.

Si tratta di un romanzo uscito nel 1989 e direi che il gusto antiquato si percepisce tutto: una protagonista che è solo in apparenza sfrontata, ma in realtà è una ragazza acerba e vergine; uno pseudo "eroe" pomposo e parecchio viscido, che non ci pensa un attimo ad approfittarsene: si va da scene in cui lui la spoglia (per curarla) e poi si mette a palparle il seno senza consenso; la molesta più volte, sino ad arrivare alla scena della deflorazione, a dir poco stomachevole, con lei che tentenna e lui che si impone, stile macho.
Forse a qualche lettrice un uomo così potrà piacere, ma per me una prima volta che si fonda su "Era conscia del suo potere: sapeva che lui avrebbe fatto a modo proprio", non ha proprio nulla di romantico.

L'intera trama è una lunghissima sequela-telenovela di eventi, talmente tanti da creare solo confusione; soprattutto, è un po' "Carramba! Che sorpresa", dove appare un personaggio qualunque e si scopre che era il parente dello zio di o la sorella di o la madre di, ecc.
Non è possibile che siano tutti imparentati/legati in qualche modo.

Lo stile è semplice. 
Come detto, non riesco proprio a salvare nulla.

Amarilli

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