Pensieri su "INCANTO" di Joanna Chambers (Enlightenment #2)



Due anni sono trascorsi da quando David Lauriston ha visto per l’ultima volta il nobile e cinico Murdo Balfour. L’occasione di un nuovo incontro giunge con la visita di re Giorgio IV nella capitale scozzese, per celebrare la quale Murdo viene inviato dal padre in rappresentanza dell’aristocratica famiglia.


In passato, la separazione tra i due uomini era stata amara e, da parte di Murdo, rancorosa. 
Il tempo sembra tuttavia aver ammorbidito il risentimento del gentiluomo, al punto da fargli chiedere a David di godersi la rispettiva compagnia durante il suo soggiorno.
Nonostante le iniziali riserve, quest’ultimo non riesce a fare finta di niente e in breve si trova alla porta, e tra le braccia, del precedente amante.

Ma altri personaggi del suo passato convergono in città e, mentre la pompa magna della visita reale si dispiega intorno a loro, David è trascinato in una catena di eventi che minacciano di distruggere ogni cosa: dalla sua carriera, alla sua serenità, al fragile legame che, nonostante tutto, sta nascendo tra lui e Murdo.


Titolo: Incanto
Titolo originale: Beguiled
Serie: Enlightenment #2
Autrice: Joanna Chambers
Traduttrice: Claudia Milani
Genere: Storico
Lunghezza: 213 pagine
ISBN ebook: 978-88-9312-561-1




I ricordi erano stati sia un tormento che un conforto, lo avevano stimolato, lo avevano agitato, lo avevano costretto a prendere in considerazione cose che in passato erano state impensabili. 
La possibilità di dimostrare tenerezza e affetto. La possibilità di essere sincero, di farsi conoscere da un’altra persona. Cose che aveva creduto irraggiungibili. 
Cose per le quali non aveva nutrito nessuna speranza.
I ricordi erano anche stati un tesoro, qualcosa di bellissimo da prendere e guardare nei momenti più bui. Un’evocazione che, nonostante i rimpianti, era colma di inaspettata tenerezza.


Devo dire che le serie #historical #romance sono poche nel genere Male to Male, però quelle poche sono tutte molto belle, con ricostruzioni minuziose, approfondimenti psicologici e prose raffinate.
La serie "Enlightenment" è una di queste e io sono più che contenta di aver atteso la pubblicazione dell'intera trilogia prima di iniziare a leggerla, perché avrei sopportato con fatica di dover terminare un libro e non poter riprendere la lettura del seguito a breve.

Se nel primo episodio, avevamo lasciato divisi il nostro dolce ma determinato avvocato David, rassegnato a soffocare la propria natura e i propri sentimenti, e lord Murdo, l'affascinante nobile determinato a condurre una vita a doppio binario, rispettabile per il suo ruolo nella società e al contempo in parte clandestina, per non rinunciare al proprio piacere, ora li ritroviamo insieme.

In apparenza non è stata una scelta personale, ma un caso del destino a farli rincontrare.
Eppure entrambi, in realtà, non si sono mai scordati l'uno dell'altro e hanno continuato ad essere avvinti, senza saperlo, da un sentimento che è diventato sin da subito qualcosa di completamente diverso da una mera infatuazione e uno sfogo fisico passeggero.
Così basta poco, un evento come la visita del re in Scozia, per avere l'occasione di vedersi, parlarsi, tornare a provare lo stesso fortissimo desiderio.
Nel frattempo la storia continua a fare il suo scorso: le spinte sociali sono forti, vecchi amici liberali e forse sovversivi si ripresentano a casa, e anche la fanciulla che aveva amato David un tempo si ritrova prigioniera di una gabbia matrimoniale in cui è stata sospinta da delusioni e rispetto delle convenzioni.
Per quanto non sia proprio un eroe d'azione, David è però un uomo d'onore: non abbandona chi è in difficoltà ed è leale con i propri cari. Alla fine lord Murdo, nonostante il suo cinismo e il suo distacco, deve comunque cominciare a schierarsi e a prendere atto delle conseguenze di amare un uomo come David, nonostante tutto...

Episodio avvincente, senza mai un momento di stasi, dolce e romanticissimo. 
Adoro questi due e non vedo l'ora di conoscere l'ultima parte della loro storia.


«Posso non pensare di essere splendido,» cominciò lui. «Ma neppure penso di essere sbagliato. Non più. Non dopo… te.»

Amarilli

2 commenti:

  1. non leggo tantissimi m/m però negli ultimi tempi ne ho letti alcuni davvero belli e segno sempre quelli che mi possono interessare

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