Recensione #vintage: "L'EREDITIERA AMERICANA" di Daisy Goodwin



Siamo nei mitici anni Novanta del diciannovesimo secolo. 
Per la sera del ballo in maschera di Cora Cash niente è stato lasciato al caso. 
Splendida, determinata e scandalosamente ricca, Cora è quanto di più simile a una principessa si possa trovare nell'alta società newyorkese. Sua madre ha architettato per lei un debutto che promette di essere il più svafillante del decennio. Subito dopo il ballo, Cora andrà in Europa, con l'implacabile madre a farle da scorta, per procacciarsi un titolo nobiliare. L'Inghilterra pullula di aristocratici caduti in disgrazia che fanno la fila per corteggiare le ereditiere americane, senza badare all'origine a volte umile del loro patrimonio. 

Cora appare immediatamente meravigliosa agli occhi della società inglese. 
Ma l'aristocrazia è un reame pieno di regole arcane e di trappole, dove non è facile trovare chi accolga a braccia aperte una straniera facoltosa. Quando s'innamora perdutamente di un uomo che conosce appena, Cora si rende immediatamente conto di prendere ormai parte a un gioco che non capisce fino in fondo. E dovrà fare in fretta per armare il proprio candore con un pizzico di malizia, che la trasformerà dall'ereditiera ricca e viziata di un tempo in una donna dal carattere forte e risoluto.


Titolo: L'ereditiera americana
Autore: Daisy Goodwin
Traduttore: Di Luzio A.
Editore: Sonzogno
ISBN: 8845425568
ISBN-13: 9788845425561
Pagine: 462



Di recente ho completato la visione di un serial televisivo di grande successo, "Downton Abbey", ambientato negli anni '10 e '20 del secolo scorso e mi è ritornato in mente un romanzo di Daisy Goodwin che avevo letto ben sette anni fa e che all'epoca era stato pubblicizzato proprio in relazione allo sceneggiato. 

Ora, la storia è assolutamente diversa, però la protagonista si chiama CORA, come la Cora di Downton, e come lei è una ricca ereditiera americana accettata in sposa dal rampollo di una famiglia nobiliare inglese, affinché la  sua dote possa rimpinguare le esauste casse del casato.
Il libro è molto, molto bello, descritto in modo minuzioso, e quindi quando l'ho trovato nel cestone dell'usato, qualche giorno fa, ho subito pensato che il destino mi stava dicendo qualcosa...

Vi ripresento il mio pensiero. Giudizio inalterato, libro assai consigliato.

Finalmente un bel romanzone di costume, ben scritto (e tradotto), ambientato tra le magioni opulente dell’élite rampante americana (i cosiddetti “nuovi ricchi”) e le dimore secolari, diroccate e abbastanza polverose, della vecchia aristocrazia inglese, tra il nuovo snobismo e razzismo degli arrampicatori d’oltremanica e la tradizionale “puzza sotto il naso” e antipatia dei lord decaduti. 

Nel 1893, armate di una guida dedicata ai rampolli inglesi da impalmare, Cora Cash e la sua ambiziosissima madre giungono a Londra per trovare un marito degno della più famosa tra le milionarie americane, una “principessa” di fatto, a cui manca solo il titolo. 

E il duca di Wareham, con i suoi silenzi e la sua gentilezza, sembra essere la preda più adatta. 


Io invece non ho altra scelta che essere il duca di Wareham. 
Solo tu puoi dissipare tutte le mie ombre. 
Prima di conoscere te, vivevo in un mondo di segreti e menzogne. 
Ma tu non sei così. Tu vivi alla luce del sole.


Ma questa non è una storia d’amore. Anzi. 
Direi che l’amore, qui, è solo un alibi per perdersi tra organizzazioni di balli e regole di condotta per i banchetti, tra pettegolezzi nelle stanze della servitù e lezioni di galateo per giovani duchesse che non vogliono rovinarsi la reputazione, in una carrellata di scene corali, a volte malinconiche a volte gustose, che mi hanno fatto ricordare certe atmosfere molto molto inglesi dei film di James Ivory.

Cora non è solo americana (orribile difetto per una neo-duchessa), ma anche meravigliosamente vestita, indecentemente ricca e solo sporadicamente deferente, ovvero una vittima predestinata per intrighi e malelingue della vera nobiltà: la viziata principessina dovrà rendersi conto ben presto che il suo duca, dietro tanta educazione, è anche un uomo profondamente orgoglioso delle proprie tradizioni e al contempo oppresso da molti segreti familiari.

Il titolo tanto agognato, a volte, può avere un prezzo inaspettato. 
E non solo in denaro.


Amarilli

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