Pensieri su “L’alba dei sogni” di Lisa Kleypas

Sono passati tre anni, eppure niente suscita in Holly Taylor un qualche sentimento dopo la morte di suo marito. Ma quando a un ricevimento si ritrova per sbaglio fra le braccia di uno sconosciuto, avvinta in un bacio appassionato, il suo cuore sembra cedere di nuovo per la prima volta. 

Quel contatto, tanto improvviso quanto intimo, accende in Zachary Bronson, ricco uomo d’affari che si è fatto da sé, un fuoco mai provato. Scoperta l’identità della dama misteriosa, le fa una richiesta sorprendente. 
E molto sconveniente: trasferirsi a casa sua e insegnargli le buone maniere. In cambio…

L’ALBA DEI SOGNI (Where Dreams Begin) è considerato uno dei massimi capolavori di Lisa Kleypas, celeberrima scrittrice statunitense autrice di oltre quaranta romanzi sia storici sia contemporanei.

Autrice: Lisa Kleypas
Titolo: L'alba dei sogni
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Oro n. 205
Uscita: gennaio 2020
Ambientazione: Inghilterra, 1830 (epoca vittoriana )
Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper)





"Siete la cosa più dolce che abbia mai toccato." Le sue parole giunsero dall'oscurità. "Ditemi chi siete, come vi chiamate."


Cari lettrici e lettori, rieccomi con la prima recensione del 2020.

Con vera sorpresa, devo dire che non avevo mai letto sinora questo romanzo (pare celeberrimo) di Lisa Kleypas, per quanto fossi convinta d'aver letto praticamente tutto il possibile pubblicato da noi (con l'eccezione della serie dei Ravanel che devo completare).
Ringrazio quindi Mondadori per averci regalato una ristampa negli Oro.

Indubbiamente è un libro "vecchio stile" della Kleypas (quello che mi piace di più), generoso nelle descrizioni e nelle emozioni, con una certa profusione di sesso carnale (specie nella seconda parte) rispetto a tiepidi sentimenti di altre autrici, e con quei personaggi femminili/maschili che lasciano il segno.
Mi è piaciuta parecchio la trama, una sorta di "My fair lady" al contrario: dopo una festa, il borghese "arricchito" Zachary Bronson pianifica di avvicinare e sedurre una nobildonna che ha baciato per errore, al buio e in incognito. Lei è una vedova, ha appena smesso il periodo di lutto, ma non ha ancora dimenticato il giovane e amatissimo marito, e sta attualmente barcamenandosi nel condurre un'esistenza in ombra, alle dipendenze del denaro dei familiari.
Quindi ecco la proposta e il "contratto" (so che poi questa terminologia acquisirà un diverso valore, ma forse la Kleypas ha avuto per prima un'idea squisitamente romance e molto più pragmatica: una vedova che necessita di soldi per mantenere se stessa in libertà e autonomia, provvedendo inoltre all'istruzione e dote di una figlia): Holly insegnerà galateo e buone maniere all'intera tribù Bronson e in cambio riceverà uno stipendio più che soddisfacente.
Tuttavia il contratto non aveva previsto che insegnante e allievo si sarebbero affiatati così tanto da conoscersi, affezionarsi e scambiarsi i ruoli (con Zach che apre gli occhi a Holly su tanti altri aspetti del mondo) e che le due famiglie si completassero tra loro.

Una trama articolata, che segue il percorso dei due e la loro esitazione a cambiare se stessi per adeguarsi l'uno all'altra. Personalmente l'ho molto amato sino a 3/4, le ultime trenta pagine mi sono parse meno spontanee e più artificiose, quasi un allungamento di un romanzo altrimenti pressoché perfetto. Ma si sa che io e i drammoni non andiamo troppo a braccetto.

Comunque ve lo consiglio assolutamente, bei personaggi e bel messaggio. 
Deliziosa la piccola collezionista di bottoni e irrinunciabili i suoi inviti a bere il tè, anche se non si è bambole di porcellana...

Amarilli


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