Pensieri su "UN LETTO PER DUE" di Beth O' Leary

Tiffy e Leon condividono il letto. 
Tiffy e Leon non si sono mai incontrati. 

Dopo la dolorosa fine della sua storia d'amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare un nuovo posto in cui vivere. Alla svelta. E che sia economico. Cosa tutt’altro che banale a Londra... la disperazione la porta a considerare un annuncio che prima avrebbe senza dubbio ignorato: potrebbe condividere l'appartamento con Leon, un infermiere che fa i turni di notte e occuperebbe la stanza solo di giorno, mentre Tiffy, che di giorno è in ufficio, starebbe a casa solo alla sera. 

Comincia così la convivenza tra due perfetti sconosciuti che, nonostante dividano anche il letto, non si incontrano mai. Unico mezzo di comunicazione sono i foglietti che si lasciano sul frigo, all’inizio sporadicamente, poi quasi ogni giorno. 

E in poco tempo diventano amici. 
Forse più che amici. 

Situazione molto pericolosa soprattutto considerando che non si sono mai visti… 

Beth O’Leary prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato nel settore Ragazzi di una grande casa editrice inglese. Un letto per due è il suo primo romanzo.


BETH O’LEARY
UN LETTO PER DUE
Editore: Mondadori
Uscita: giugno 2019 
372 pagine,
Prezzo: 18 euro

** Grazie ad Anna e alla Mondadori per avermi permesso di leggere questo libro .


Una lettura dolce, a tratti buffa.

All'inizio non mi prendeva molto... mi pareva ammiccare troppo allo stile Bridget-Jones, con scene surreali già pensate per il cinema e qualche battutina forzata.
Già una che si chiama Tiffy, che non viene considerata sul lavoro, che non ha i soldi per pagarsi un monolocale in affitto e che viene definita dalle altre donne un tantinello "grandina" - leggi "curvy" per non urtare la sensibilità di nessuno (eh, dai, sembra Bridget...)

Poi però si è scaldato, la narrazione si è fatta più intrigante e i personaggi hanno cominciato a starmi simpatici (soprattutto lui e il fratello carcerato/guascone, oltre all'avvocatessa dura e tosta, che è molto più sveglia di Tiffy).
Alla fine, posso definirlo abbastanza carino: immagino che ne verrà fuori una bella commedia inglese (Love Actually viene peraltro citato dai protagonisti...).

Non riesco a dare più di quattro stelle, però, perché in certi punti si avverte parecchio di come sia un romanzo in cui tutto è calcolato per piacere e che l'idea originale (la condivisione del letto - cosa peraltro che io non accetterei mai...) è stato integrato a tavolino da editor furbi che hanno aggiunto tutti lo scibile umano x attirare simpatie (ragazzine con il cancro, anziani gay che non si sono mai dichiarati, odiose fashion blogger, lavoratrici che non vengono premiate dai loro capi, innocenti condannati perché non si possono permettere bravi avvocati...).

Quando sono riusciti a infilare dentro persino la violenza domestica, ho alzato gli occhi al cielo.
E alla fine mi è sembrato strano che non abbiano infilato dentro la famiglia reale, o Kate o Meghan in qualche battuta...

Ideale come lettura estiva e scacciapensieri.

Amarilli


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