Pensieri su "La matematica dell'amore" di Helen Hoang (The Kiss Quotient #1)

Stella Lane pensa che la matematica sia l’unica legge che 
regoli l’universo. 
Nel suo lavoro si serve di algoritmi per prevedere gli acquisti dei clienti, e questo le ha assicurato più denaro del necessario ma l’ha privata di un minimo di esperienza con gli uomini.

Non aiuta il fatto che Stella sia affetta da Asperger e che i baci alla francese le ricordino uno squalo che si fa pulire i denti da un pesce pilota.

La soluzione per i suoi problemi è una sola: fare molta pratica, con un bravo professionista.

Ecco perché assume un gigolò, Michael Phan, un vero esperto nel settore, che accetta di guidarla in un articolato programma di lezioni: dai preliminari alle posizioni più ardite.

In poco tempo Stella non solo impara ad apprezzare i suoi baci, ma anche tutte le altre cose che Michael le fa provare, e la loro “insolita” collaborazione inizia ad assumere uno strano senso, tanto da insinuare in lei il sospetto che l’amore sia la logica da seguire.

Autore: Helen Hoang
Titolo: La Matematica dell'Amore
Serie: The Kiss Quotient #1
Editore: Leggereditore
Pagine: 256
Uscita: 30 maggio 2018




Quello era baciare. Baciare era splendido. Quando la sua lingua si insinuò tra le labbra di Stella, lei si bloccò. 
Splendido, non più così tanto. 
La sua lingua... era... nella sua bocca. Non poté fare a meno di tirarsi indietro. «È assolutamente necessario?» 
Lui espirò bruscamente e le sopracciglia si corrucciarono con perplessità. «Non ti piacciono i baci alla francese?» 
«Mi sembra di essere uno squalo che si fa pulire i denti da un pesce pilota.» Era strano e decisamente troppo intimo.


Ho acquistato questo libro per puro caso, dopo aver adocchiato una promozione, perchè mi ero proprio persa la sua uscita.
Ed invece è stata una piacevolissima scoperta, una di quelle letture che mi sono gustata sera dopo sera, prima di andare a dormire.

In apparenza Stella potrebbe non suscitare granchè simpatia: pur essendo ricca, molto intelligente e con una carriera di successo, si ritrova bloccata in un'esistenza rigida e squadrata a causa di una malattia (la ormai nota sindrome di Asperger) che la riempie di reazioni ossessivo-compulsive e le fa vedere un mondo costellato di limiti ed ostacoli.
Questo, in effetti, è uno degli elementi che mi ha fatto apprezzare maggiormente la lettura: per motivi familiari ho un contatto ravvicinato con questo tipo di sindrome e quindi mi sono fatta un'idea abbastanza precisa dello stato di malessere che essa comporta.

L'Asperger viene a volte fatto rientrare nell'amplissimo spettro dell'autismo (anche se taluni studiosi li considerano realtà distinte), di cui purtroppo in recenti libri o film è stata presentata - a mio parere - un'idea abbastanza distorta: si va dalla figura del genio idiota (vedi Rain Man) a quella dei bambini senza sorriso (che risulterebbero migliorare semplicemente a forza di coccole e abbracci - come se al contrario si fosse quasi ammalati per mancanza di affetto, tipo fiore che non riceve abbastanza acqua...).
In ogni caso chi soffre di questa patologia appare goffo, impacciato, ha spesso tic nervosi, reazioni imprevedibili e una sensibilità alterata alle sensazioni esterne o anche ai semplici rumori. 
Spesso si può condurre comunque una vita "normale", seppure con una certa difficoltà e ritagliandosi un bozzolo di protezione - questo - ovvio - facendo affidamento sul buonsenso e la tolleranza del prossimo (il che è tutto dire).

Nelle note la Hoang fa capire di aver riversato nella scrittura la sua stessa esperienza e io ho trovato credibili e coerenti vari aspetti della protagonista, per quanto addolciti ai fini del genere sentimentale. L'autrice cerca di di mostrarci il suo malessere soprattutto dal punto di vista della relazione sessuale: come ho detto, siamo abituati alla visione tenera dei bimbi speciali, ma che ne è di loro quando divengono adulti e sono costretti a calarsi nel quotidiano, volendo misurarsi con il lavoro, l'amore e magari una famiglia?
Ciò che per noi è già faticoso, per loro diviene una missione impossibile (a volte).

Stella, sperduta nel suo mondo di fobie, appare quasi frigida/bloccata oppure troppo altera/stramba a seconda di chi la giudica. Ha accettato esperienze negative, al limite del dolore, pur di non deludere e dimostrarsi all'altezza, finchè decide di affrontare la questione in modo scientifico, esercitandosi con un vero professionista che passi sopra alle sue stranezze a suon di dollari.


Inclinando la testa, la baciò con più intensità. Una volta. Due volte. E ancora.
Fino a quando non sospirò e si aggrappò a lui, attorcigliandogli le dita tra i capelli. Reclamava quella bocca con la lingua in un modo che al tempo stesso era nuovo e familiare.
Ricambiò il bacio con tutta sé stessa, provando a esprimere ciò che non sapeva dire con sufficiente eloquenza a parole. «Dio, Stella» articolò stridulo sulle sue labbra. I suoi occhi scuri erano confusi e pesanti. «Hai imparato in fretta.»



Sembrerebbe tutto molto triste, se non fosse che l'escort assoldato è Michael, un ragazzo che sembra saltato fuori da un drama coreano, con un bagaglio altrettanto pesante di sofferenza e carichi familiari.
Beh, inutile dire che l'unione di questi due mondi è molto toccante.
Per quanto - va detto - ci siano parecchie scene di sesso, l'insieme risulta al contempo romantico e tenero.
Stella cerca di concentrarsi sui dettagli, sulle regole basiche dell'approccio fisico; Michael un po' la segue e un po' va per conto suo, scoprendo suo malgrado tutte le stranezze della sua ricca ed esasperante cliente.
A sua volta il passato e l'esotica famiglia di lui irrompono nell'abitudinaria vita di Stella, sparigliando ancor di più le carte.

Un libro davvero originale e molto bello, che merita maggior visibilità e apprezzamento rispetto a quello che gli è stato riservato.

Un’altra camera d’hotel, un altro letto, un’altra cliente tra le sue braccia.
Era un normalissimo venerdì sera.
Solo che lui non si era mai sentito tanto esposto, tanto a nudo, eppure aveva ancora indosso quei maledetti pantaloni. Doveva essere puro sesso, niente presunte attenzioni. Non poteva continuare a farlo se ci teneva. L’affetto avrebbe trasformato il lavoro in tradimento e lui si rifiutava di tradire. Era tempo di togliersi dalla testa queste sciocchezze e rimettersi al lavoro.


Amarilli

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