Pensieri su "C’era una volta un lupo" di Rhys Ford

Le giornate di Gibson Keller sono piuttosto monotone: si sveglia presto, fa qualche lavoretto, beve litri di caffè, e si prende cura del fratello maggiore Ellis, intrappolato nella sua forma di lupo da quando è tornato dalla guerra. È una vita semplice, fatta di lunghe corse su due gambe – o quattro – e serate tranquille… finché Ellis non insegue un bell’uomo giù da un dirupo, facendolo cadere nelle acque gelate vicino alla loro baita, e la vita di Gibson cambia per sempre.

Per Zach Thomas, comprare un vecchio B&B è un nuovo inizio. Dopo essersi lasciato alle spalle la vita di città, desidera trovare solo pace e tranquillità, e fare delle escursioni lungo i sentieri dietro la sua proprietà sembra abbastanza sicuro; almeno finché un enorme lupo nero non lo insegue fino al lago, dove rischia quasi di affogare. Scoprire che i licantropi esistono davvero lo sconvolge, ma non quanto l’uomo che lo salva dalle acque gelide per poi accomodarsi nel suo cuore come se fosse casa propria.

Amare un licantropo – amare Gibson con tutti i suoi segreti – presenta delle difficoltà, ma Zach è convinto che valga la pena lottare per il loro amore, soprattutto perché il suo cuore sa che sotto la maschera del grande lupo cattivo si nasconde un principe.


C’era una volta un lupo
Autore: Rhys Ford
Serie Lupi ribelli, libro 1
ISBN-13: 978-1-64405-033-0
Pagine: 107
Copertina: Reece Notley
Traduzione di: Veronica Zana
Editore: Dreamspinner Press
Genere: paranormale, MM
Edizione originale: Once Upon a Wolf, 16 febbraio 2018

Uscita: 9 ottobre 2018




Bastarono un paio di brevi passi perché l’uomo lo sovrastasse, la sua stazza terrificante quanto il ringhio del lupo che l’aveva inseguito tra gli alberi. Un velo di barba gli ombreggiava la mascella quadrata, del colore del pelo di visone, leggermente più chiaro della chioma terra di Siena che aveva tirato indietro per scoprire il viso. Era bello com’è bello un uomo quando possiede la sicurezza in se stesso e cammina con arroganza, dando per scontato che il mondo si divida al suo passaggio per offrirgli tutto lo spazio che gli occorre per muoversi.

All'inizio tendevo ad usare un metro piuttosto generoso con gli mm, perchè si trattava di un genere appena arrivato nel nostro mercato e pativa vari pregiudizi e diffidenze.
Ma ora, dopo che ha trovato un suo spazio e si è arricchito di centinaia di uscite di vari autori stranieri e italiani, diventa possibile fare un confronto con tanti termini di paragone e capire quando un libro ha mordente e quando no.

Questo libro della Ford, ad esempio, sembra un compitino fatto bene, ma nulla di più.
Sarebbe anche grazioso, con alcuni elementi degni di nota (ad esempio le pagine sulla trasformazione besti/uomo e viceversa), però poi la Ford si mantiene all'interno di una trama identica a mille altri libri mm con i mutaforma e non fa lo sforzo in più per distinguersi.
E che universo vuoi comunicare in cento pagine?

Per me è mancata completamente la parte di innamoramento tra i due (istant love giustificato col fatto che entrambi sono in astinenza da tempo, sai che romanticismo...), la coppia è abbastanza insipida e il rapporto rimane sempre in superficie, l'elemento del pericolo appare e scompare in poche righe. 
Per cui - essenzialmente - mi ha appassionato poco.
A scuola direbbero: s'impegna ma non brilla... 

Il lupo/reduce di guerra Ellis risulta il vero personaggio degno d'essere ricordato e in effetti mi piacerebbe leggere un libro su di lui.

A sua parziale discolpa, va anche detto che ho affrontato questa lettura in mezzo a due fantasmagorici volumi (per esplosione fantasiosa) di Holly Black, per cui il risultato mi è parso ancor più scialbo e "conforme". Ma tant'è. 

“Proprio così, piccolo,” mormorò l’uomo, sondando le sue profondità con un tocco delicato. “Lascia che trovi il lupo nascosto dentro di te.”

Amarilli

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