Pensieri e riflessioni su LE VALCHIRIE di Paulo Coelho


Titolo: Le valchirie
Autore: Paulo Coelho
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2010
ISBN: 8845265803
Pagine: 202

Trama:
Paulo, il protagonista del romanzo, ha terminato da poco la stesura del suo ultimo romanzo, intitolato l'Alchimista, e chiede a J, il suo maestro spirituale, di leggerlo per primo e di dargli un parere. A lettura ultimata questi ha compreso pienamente il tormento amoroso che affligge il suo amico e così gli consiglia di partire per un viaggio lontano, alla scopertà della verità sulla sua vita e ad incontrare il suo angelo custode. Paulo accetta e si appresta a partire in compagnia della moglie, Chris, alla volta del deserto di Mojave, negli USA. Qui incontrerà le Valchirie, un gruppo di donne guidate dalla rossa Valhalla: il rapporto di Chris e Paulo verrà messo in crisi al termine di un lungo viaggio verso la verità.

Il protagonista di Le Valchirie è un uomo che vuole cambiare la propria vita e seguire un sogno: recarsi nel deserto del Mojave per vedere il proprio angelo custode e aprirsi, infine, alla conoscenza del mondo che lo circonda e di se stesso. Paulo sa che il deserto non è il luogo arido e vuoto che appare. Esso cela la possibilità di incontri nuovi e straordinari, come il maestro J. gli ha indicato. Al riparo dal chiasso del mondo, infatti, vi dimorano un giovane maestro della tradizione e un gruppo di donne guerriere, le valchirie, che percorrono il deserto in moto e che aiuteranno Paulo a portare a compimento la sua impresa. Ad accompagnare l'uomo, la sua compagna Chris che, con lui, condividerà questo cammino, insieme spirituale e reale, colmo di insidie. Un cammino che metterà a dura prova le loro convinzioni e il loro amore, li getterà nella reciproca incomprensione ma che indicherà loro, infine, la strada del vero amore e della vera conoscenza. Un romanzo misterioso e sorprendente che racconta, in forma narrativa, lo strabiliante percorso umano e spirituale dell'autore all'indomani della pubblicazione dell'Alchimista.

Il mio pensiero:

"il pianeta si è riservato alcuni luoghi per sé. Chiede all'uomo di evitarli. In questi posti, senza le infinite forme di vita che ne occupano la superficie, la Terra può restare finalmente sola. Anch'essa ha bisogno di solitudine, per cercare di capire se stessa"

Ammetto che questo libro non mi ha entusiasmata molto, ma ci sono state delle frasi che mi hanno fatta pensare e le ho "affiancate" alle mie esperienze.  In particolare la frase che ho riportato sopra mi è piaciuta molto, ora che sto dedicando le mie domeniche in montagna a faticare per sentieri in salita. Sì la fatica di voler giungere ad una "destinazione".
Pensavo a quei luoghi inaccessibili o quasi, dove gli essere umani, seppur con mille difficoltà e sacrifici vogliono arrivare... senza per forza pensare solo all'idea di sfida o di mettersi alla prova, senza metter in mezzo l'agonismo o la voglia di adrenalina.
Ecco, quello che ho pensato io sta proprio nella voglia di arrivare in luoghi dove ti puoi trovare solo, dove puoi sentire la tua solitudine e quella dell'ambiente stesso. Sentirne i silenzi o le voci, i profumi, vederne i colori senza contaminazioni. 
Non importa se si è alla ricerca di sé stessi o del proprio angelo (ed è questo il tema del libro) o se ci si ferma e ci si rende conto che siamo circondati da un eden che abbiamo il dovere di preservare e non di sottomettere.

Scusate se sono breve, ma questo è quello che mi ha lasciato questo libro.
La storia in effetti non mi ha colpita molto e non mi sento di commentare o di aggiungere altro. Non mi sono sentita coinvolta. Non sento la mancanza dei personaggi.  
Mi dispiace sempre quando un libro non mi lascia gran ché. Una scelta sbagliata, come spesso accade in tante cose della vita.  Qualcosa comunque rimane...

Il mio giudizio:
solo due quadrifogli...


Victoria


2 commenti:

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