Pensieri e riflessioni su LA COMPAGNIA DEI CELESTINI di Stefano Benni

Oggi vi voglio parlare di questo libro che ho appena terminato:



  • Titolo: La compagnia dei Celestini
  • Autore: Stefano Benni 
  • Editore: Feltrinelli 
  • Collana: Universale economica 
  • Data di Pubblicazione: 2003
  • ISBN: 8807812797
  • ISBN-13: 9788807812798
  • Pagine: 288

Trama:
Un'oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia.Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero a Alì, gli spiriti più ribelli dell'orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo.Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico, e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotogarfo Rosalino. Nella fuga e nell'inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi strordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni da pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l'Egoarca Mussolardi, l'uomo più ricco e fetente di Gladonia, e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamamni, pivetes e volpette lapponi.Ma dopo l'ultimo scontro tra Celesti e Diavoli la profezia del palazzo..

 L'autore

Stefano Benni è nato a Bologna il 12 agosto 1947. Giornalista, scrittore e poeta, ha collaborato e collabora con numerose testate, come Manifesto, Cuore e Panorama, Repubblica e MicroMega. Il suo primo libro, Bar Sport, è uscito da Mondadori nel 1976. Da allora la sua produzione ha spaziato dai romanzi, ai racconti, alle raccolte di poesie, al teatro, e perfino al cinema. 

La mia riflessione


" La storia questo ci insegna, 
che dalla storia nessuno ha imparato"

Voglio usare questa frase del libro per partire con la sua presentazione.
Il libro mi ha molto coinvolta e la sua pseudo-leggerezza ha alimentato il mio bisogno di una lettura quasi continua. 
Dietro questa storia caricaturale c'è tutta l'attualità che ci passa davanti ogni giorno, la realtà fatta di ingiustizie, di sofferenze, di sfortune e disonestà, di individualismo e indifferenza. ma fortunatamente in tutto questo male, in questa negatività riusciamo ancora a scorgere, l'amicizia, l'affetto, l'allegria, la fiducia e il saper affidarsi..
Certo ho terminato il libro con l'amaro in bocca, nonostante di risate se ne facciano parecchie. 
Credo sia dovuto all'amarezza che sempre accompagna il sentimento della rassegnazione: certe cose non cambiano e non cambieranno mai, continueranno a ripetersi perché il mondo e le vite saranno sempre divisi fra quelle dei "potenti" e quelle di chi deve arrangiarsi e accontentarsi. 
Fortunatamente ci sono anche  persone che sanno ancora sentirsi contenti e felici pur nelle difficoltà e che sanno sorridere anche di fronte alle proprie "disgrazie". 
Non voglio aggiungere nulla di troppo specifico perché non voglio rovinare la sorpresa della lettura; io comunque consiglio vivamente questo libro.
Leggendolo ci si accorge presto che tutto è preso in considerazione in modo ironico e spinoso: si parla di politica, di religione, di calcio ed è proprio quest'ultimo che sembra muovere il mondo ( e nel libro i bambini del mondo si ritrovano proprio per affrontarsi in una misteriosa partita). Tante vicende si intrecciano  alla vita di un gruppo di orfani e alla loro fratellanza.
E' grazie a loro che tutte le nefandezze diventano digeribili e si può scuotere la testa dicendosi "eh sì, è proprio così che và sempre"...ma posso anche aggiungere che come sempre i bambini sanno far sorridere.
Infine, ho pensato che fra le cose peggiori di cui gli esseri umani sono capaci, ai primi posti ci sono senz'altro l'indifferenza, l'avidità ed il veleno dell'invidia. Purtroppo tutte queste cose governano il mondo. Non voglio apparire troppo pessimista e negativa, anche perchè personalmente non lo sono, ma talvolta ci si sente molto scoraggiati guardandosi attorno.

I personaggi, come dicevo prima, sono caricaturali, incredibili, e portati all'eccesso. 
Guardatevi attorno e non farete fatica a sovrapporli a persone reali: pubbliche o che si confondono fra le folle....

In conclusione il mio giudizio è di 4 quadrifogli!


Victoria

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