Pensieri e riflessioni su LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA di Stieg Larsson

Ed eccomi giunta a lasciare i miei pensieri su l'ultimo romanzo della Trilogia Millennium di Stieg Larsson.

  • Titolo: La regina dei castelli di carta
  • Autore: Stieg Larsson
  • Brossura: 857 pagine
  • Editore: Marsilio (7 luglio 2010)
  • Collana: Tascabili Maxi. Gialli
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8831707086
  • ISBN-13: 978-8831707084
Trama:
La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi. L'ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson è ancora una volta una descrizione della società contemporanea sotto forma di thriller. Un romanzo emozionante di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni di un sistema malato. Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile.

Per le notizie sull'autore e sui due precedenti volumi vi rimando QUI.

Riflessione personale:
Il culmine, l'apoteosi, la degna chiusura di questa spettacolare trilogia. Nessuno avrebbe saputo far meglio di Larsson per tenere il pubblico avvinto alle pagine fino all'ultima riga.
Ho sospirato per tutto il tempo della lettura; sono rimasta sospesa, sorpresa e commossa. Uno dei più bei romanzi che abbia mai letto. E non mi riferisco solo a quest'ultimo capitolo, ma a tutta la trilogia.
Sono rimasta con un vuoto dentro quando ho letto la parola fine che non so descrivere.
Ormai mi ero affezionata talmente tanto a Lisbeth ed a Mikael che non so con quale lettura proseguire per colmare lo spazio che hanno lasciato. Sì, sì, alla fine mi sono affezionata pure a Mikael, nonostante nel primo capitolo della trilogia non mi avesse convinto a pieno.
In questo ultimo libro è come se dietro il velo del giornalista che non si perde mai d'animo nel denunciare il marcio della società corrotta si intravvedesse lo stesso Larsson. 
Quante trame e quanti intrecci! E soprattutto che corruzione!
Il romanzo continua da dove ci aveva lasciato in "La ragazza che giocava con il fuoco", ed in particolare con Lisbeth su un letto d'ospedale in gravi condizioni, dopo essere stata colpita con tre pallottole, di cui una alla testa, dal padre Zalachenko. Troviamo anche lo stesso, ferito a sua volta gravemente da Lisbeth, ricoverato nello stesso ospedale, a sole due camere di distanza.
Il fratellastro resta a piede libero.
È un crescendo di suspance ed adrenalina. I pezzi del puzzle si compongono a poco a poco, ma le sorprese non termineranno fino all'ultima pagina.
Rimarrete sconcertati ancora una volta dalle capacità di Lisbeth, dal coraggio e dalla tenacia di Mikael e dalla bravura dell'avvocato Giannini.
Commuovente scoprire come tutti gli amici della nostra Lisbeth, in questo ultimo capitolo, si radunino e mettano in campo tutte le loro forze per schierarsi al suo fianco.
Tutti, dico tutti i personaggi (mi riferisco però solo a quelli che appoggeranno Lisbeth) lasceranno un segno nel vostro cuore. 
Il titolo è molto eloquente: Lisbeth è la regina dei castelli di carta creati da quegli uomini corrotti facenti parte dei servizi segreti, che con grande maestria e arguzia verranno ad uno ad uno smascherati.
Che dire poi ancora sullo stile di questo grande autore, ormai passato alla storia? Arguto, preciso ed impeccabile come sempre. Non cade mai in errori o banalità. Tutto è spiegato nei minimi dettagli. Pensa proprio a tutto e narra il perchè di ogni azione di ciascun personaggio. 
Mai letto fin ora niente di simile.
Resterà per sempre nel mio cuore come una delle letture più belle.
Cinque quadrifogli è più!


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