
Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.
Titolo: Uprooted / CUORE OSCURO
Autrice: Naomi Novik
Editore: Mondadori
Pagine 515
Uscita: 7 maggio 2024 (edizione Oscar Draghi)

Fuori dalla valle possono dire quello che vogliono, ma il nostro Drago non si mangia le ragazze che prende.
Lui ci protegge dal Bosco.
Da tempo desideravo recuperare una coppia di fantasy della Novik, usciti peraltro in un unico volume nella collana dei Draghi Mondadori (con tanto di cover doppia e stampa rovesciata, per cui si può leggere un verso o l'altro).
L'ambientazione prende spunto dalla mitologia slava, con tanto di elementi magici, lupi, streghe e alberi malvagi, e devo dire che si tratta di atmosfere che mi piacciono moltissimo. La definirei una lettura da gustare nella stagione invernale, mentre fuori il vento ulula e magari nevischia, con una tazza di latte caldo o tè in mano.
La storia ricorda le leggende medievali, quando gli abitanti del villaggio tributavano un sacrificio a qualche creatura maledetta o a un protettore/custode per avere protezione dalla violenza della natura selvaggia. Qui il tributo non è di sangue, per fortuna, ma prevede l'offerta di una fanciulla che vada a vivere con un mago solitario per un decennio, divenendone l'assistente-apprendista.
E stavolta la scelta cade, in modo inaspettato, su una ragazza in apparenza priva di qualunque talento, anonima e maldestra, e persino poco desiderosa di affrontare l'impresa. Ma Agnieszka saprà sorprendere a modo suo.
Nel complesso mi è piaciuto, sebbene il ritmo si sia rivelato discontinuo; all’inizio, ho riso alla goffaggine della neoassunta assistente del Drago, poi ne ho seguito la maturazione magica, patendo un po’ la parte centrale (a mio avviso molto dilatata), ritrovando interesse nella parte finale (con un finale, soprattutto, apprezzato nella sua semplicità e senza eccesso di miele).
Le pagine sulle tradizioni magiche e sulle invocazioni sono affascinanti, ma le mie preferite restano quelle gotiche, e quasi horror, all’interno di questi opprimenti boschi infestati.
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