Pensieri su "STARSIGHT" di Brandon Sanderson

 
Spensa è diventata quell'eroina che sognava di essere, ma le verità che ha appreso su suo padre sono devastanti. Le voci sulla sua codardia sono vere: abbandonò il suo volo durante la battaglia contro i Krell e, peggio ancora, si rivoltò contro la sua squadra e li attaccò. Spensa è sicura che qualsiasi cosa sia successa al padre nella sua astronave potrebbe accadere anche a lei. Quando è uscita dal guscio protettivo del suo pianeta, ha udito le stelle - ed è stato terrificante. Tutto ciò che le hanno insegnato sul suo mondo è una bugia. Ma Spensa ha anche scoperto alcune cose su se stessa e viaggerà fino ai confini della galassia, se necessario, per salvare l'umanità...


Starsight
Serie: Skyward #2
Autore: Brandon Sanderson
Editore: Armenia
Pagine 480
Uscita: Novembre 2019






A volte ci sono libri per cui non è il momento giusto, oppure il momento giusto è oramai passato.

Anni fa avevo preso i primi due volumi della saga di Sanderson, sulla scia di altre sue opere.
Ebbene, pur amando la fantascienza, posso dire che questa saga YA e space-opera proprio non è nelle mie corde: già avevo trovato il primo volume discreto, con personaggi piatti e una trama scontata, per non dire noiosetta.

Questo secondo volume amplia l'incredulità della me lettrice; in particolare, si passa da dettagli su cui Sanderson si sofferma in modalità maniacale (facendomi sbadigliare) ad altri passaggi che di scientifico/logico hanno poco, con la protagonista Spensa che si infiltra tra gli alieni risolvendo qualsiasi problema come nulla fosse: sono umana? Basterà un ologramma per confondere la percezione delle altre razze. Non parlo la lingua di altre creature che provengono da altri angoli dell'universo? Basterà un traduttore portatile. Non conosco nulla di queste molteplici civiltà aliene? Basterà improvvisare.
D’accordo, è una serie rivolta ai ragazzi, ma con una protagonista cordialmente antipatica e "so tutto io/vinco facile".

Di solito, resisto; stavolta, purtroppo, ho mollato al 70%, perché ho capito che non mi interessava più sapere cosa aveva Spensa da dirci (un intero libro con il pov in prima persona da prima della classe può sconfiggermi, e non dico altro).
Ovviamente, ad altri lettori piacerà moltissimo, ma io salvo solo M-Bot.

PS. Anche la cover non scherza come smorza entusiasmo, comunque.

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