Speciale #Historical Saga: LE SORELLE CABOT di Julia London


Inghilterra, 1812-1816
Le intraprendenti sorelle Cabot sono determinate a mantenere i loro privilegi in società... con ogni mezzo.
Alla morte del padre, il ricchissimo Conte di Beckington, le figlie rischiano di perdere ogni cosa. Tocca a Honor, in qualità di sorella maggiore, cercare una soluzione e se per riuscirci dovrà stringere un patto con il diavolo, lo farà. Solo non credeva che il demonio avesse le sembianze seducenti di George Easton, il più noto libertino di Londra. Con il suo aiuto lei riuscirà nel suo intento, ma cosa esigerà George in cambio?
Anche Grace Cabot per mantenere la sua posizione sociale mette a punto un piano diabolico per attirare uno dei suoi corteggiatori, Lord Amherst, in una situazione compromettente e costringerlo a sposarla. Ma quando l'appassionato interludio con il gentiluomo viene interrotto, Grace scopre che il focoso amante che le ha fatto perdere la testa nell'oscurità è l'irreprensibile Lord Merryton...
Prudence Cabot è convinta che i temerari piani delle sorelle per trovare marito abbiano condannato lei a rimanere zitella e così accetta l'invito di un'amica, nella speranza che allontanarsi da casa possa risollevarle il morale... e finisce per cacciarsi in un mare di guai. Durante il viaggio, infatti, si lascia coinvolgere nelle peripezie di un affascinante straniero appena giunto dall'America.

I privilegi delle sorelle Cabot
Julia London
Harmony Special Saga - n. 135
Pagine: 891
Cartaceo edicola: 07 febbraio 2023
Ebook: 15 febbraio 2023

Come non festeggiare San Valentino con una serie regency che vi consiglio caldamente? 
Dopo averla letta alcuni fa, me la sono goduta di nuovo, approfittando dell'uscita dei tre romanzi raccolti in un solo volume. Un volume imperdibile.


L'ONORE DI UNA DAMA

Se vi aspettate la solita serie leggera sulle debuttanti acchiappa-mariti nobili, posso subito dire che si tratta invece di romanzi d'ambientazione storica con retrogusto agrodolce, ricco di profondità.
L'inizio del volume è peraltro delizioso e ricco di brio: mentre sta godendosi una serata in una bisca frequentata da ricchi, George Easton, giovane benestante che si è fatto da solo, osteggiato da tutti in quanto figlio illegittimo di un duca (nonché nipote bastardo di un re), si trova a fronteggiare una partita con Honor Cabot, una delle quattro figliastre del ricco conte di Beckington.
E impara a sue spese che la bionda fanciulla con la sua retina di monete ha un carattere di ghiaccio e il giusto sangue freddo per non farsi irretire.

Al di là delle apparenze, George e Honor non corrispondono affatto agli stereotipi di libertino e ochetta romantica.
Lui, come detto, vive ai margini della nobiltà, ma è ritenuto quasi invisibile a dispetto dei soldi, sempre sul punto di precipitare in disgrazia; Honor ha sinora snobbato le proposte matrimoniali, godendosi il lusso e una vita viziata, però ugualmente in scadenza: non appena il patrigno morirà, lei, sua madre e le sue sorelle si troveranno appiedate, alla mercé della bontà del nuovo conte (e della fidanzata, ex-amica storica di Honor, determinata a farle scontare ogni singolo dissapore passato).

A un certo punto, in effetti, e nonostante le marachelle e le trappole architettate da Honor, il libro vira verso uno spaccato tutto sommato triste sull'epoca e sulle convenzioni sociali: risulta palpabile la disperazione di queste ragazze, cresciute negli agi, ma in realtà condannate a un destino in cui non possono mantenersi da sole, vivere in autonomia o decidere chi sposarsi, e considerate al contempo delle sgradevoli zavorre dal resto della famiglia. La povertà, la malattia, la vecchiaia, divengono un'ombra costante sulla vita di giovani donne che balzano dal debutto più radioso al ticchettio dell'orologio che scandisce ogni singola stagione senza proposte matrimoniali e possibili vie di fuga.
Come dicevo, un romanzo molto bello, con un finale per nulla scontato (e in realtà atipico), che mi fa peraltro ben sperare per il prossimo episodio dedicato a Grace.

Un bellissimo inizio di trilogia.
4 stelline e mezzo



UNO SCANDALO PERFETTO

Il secondo volume è per mio gusto il migliore.

Grace, la seconda delle Cabot, è anch'essa preoccupata di trovare una sistemazione per tutta la famiglia, dopo che la morte del ricco conte-patrigno ha messo a rischio protezione e rendita.
Così la nostra fanciulla pianifica di farsi compromettere da un fascinoso (e nobile) libertino, però qualcosa va storto e lei si ritrova sposata all'assai meno fascinoso fratello maggiore (in effetti, il titolo originale era "The devil takes a bride", il diavolo prende moglie, e questo rende il primo impatto con lord Merryton).

Se già i matrimoni combinati potevano non essere il massimo, figuriamoci i rischi che poteva portare uno a sorpresa e non desiderato da nessuno nella coppia.
Ma questa è una storia di conoscenza e di rinascita.
La London se ne frega di presentarci maschi sempre perfetti, senza incrinature: qui il Devil della situazione è un uomo sofferente per i suoi tic, i disturbi ossessivi-compulsivi, i suoi traumi non rimossi, le sue manie istintive, la sensibilità alla vicinanza con i propri simili.

L'autrice riesce a far percepire tutta la disperazione di un uomo del suo tempo, ignaro del proprio disturbo, terrorizzato dal farsi scoprire da domestici e suoi pari, che si autoimpone un sistema di salvataggio (oltre all'isolamento) per non essere additato come un pazzo e rinchiuso chissà dove.
Stupendi i passaggi dedicati al numero otto e al conforto che può dare.
E lei... Grace è splendida nel suo tentativo di aiutare questo marito così particolare, per quanto sia lei stessa inesperta e maldestra, e non abbia neppure gli strumenti per capire dei disturbi che i medici del tempo si limitavano a curare con laudano e salassi.

5 stelline


UN'INNOCENTE AVVENTURA

Dopo due volumi belli, questo terzo romanzo mi è parso più affannato, come se l'autrice si fosse trovata a dover aggiungere un volume conclusivo senza essere sostenuta da un'idea forte alla base.

La trama è abbastanza semplice: la terza sorella Cabot in ordine di età, Prudence (nomen omen), si è rassegnata a una grigia vita da nubile forzata, a fronte degli scandali che hanno coinvolto la sua famiglia. Mentre però sta compiendo l'ennesimo grigio e monotono viaggio, calata nel suo monotono e grigio ruolo, decide di fare un colpo di testa e vivere alcuni giorni intensi che poi serberà come ricordo tutta la vita...

Quindi, sostanzialmente, questa è la storia del suo viaggio alternativo, tra carrozze di linea, briganti, bugie per non rivelarsi, e un tenebroso americano che fatica a capire la pronuncia locale ed è spiazzato dagli usi della madrepatria (carina l'idea che i due si considerino reciprocamente "poco civilizzati").

C'è un aspetto interessante, che meritava forse maggiore sviluppo: la sensazione di malinconia di Prudence per un destino che le è stato negato a causa delle sue due sorelle maggiori (le quali, in modo abbastanza ipocrita, hanno raggiunto la felicità al prezzo di porre una nomea terribile su tutte le Cabot e adesso si preoccupano che Prudence si metta nei guai e si rovini...).
Come dicevo, il racconto è abbastanza lento, con un ritmo blando.
Ci sono guizzi ironico-romantici qua e là, ma in generale è un compitino lindo e prevedibile.

No comment sul finale "americano": anche qui un'occasione mancata per aggiungere un tocco più vivace.
3 stelline e mezzo

Amarilli

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