Pensieri su "DARK RISE" di C. S. Pacat



Londra, 1821. Il mondo antico è scomparso insieme alla sua magia. Gli eroi sono morti, i castelli giacciono in rovina, e l’epica battaglia tra la Luce e l’Oscurità è caduta nell’oblio. Solo l’Ordine dei Custodi ne tramanda la memoria e vigila, secolo dopo secolo, per preservare l’umanità dal ritorno del Re Nero. Will, un ragazzo in fuga dagli uomini che gli hanno ucciso la madre, viene rintracciato da un vecchio servitore che, prima di morire, lo indirizza dai Custodi. È così che Will si trova catapultato in un mondo di leggende e magia, e scopre di avere un ruolo fondamentale nella lotta contro le Tenebre sempre più vicine.

In una Londra minacciata dal ritorno del Re Nero, gli eroi e gli antieroi di una guerra a lungo dimenticata iniziano a pianificare le proprie strategie. E mentre i giovani discendenti delle due parti assumono i ruoli a cui sono destinati, si risvegliano antichi conflitti, vecchi amori e si forgiano nuove alleanze. In questo scenario, Will si schiererà al fianco degli ultimi eroi della Luce per impedire che ciò che ha distrutto il loro mondo torni per annientare anche il suo.

C. S. Pacat
Dark Rise
Libro I di Trilogia
Editore: Mondadori
480 pagine
Uscita:14 febbraio 2023



Ma noi ricordiamo. 
Ciò che è successo una volta, accadrà di nuovo, e quando quel momento arriverà, 
noi Custodi saremo pronti.


Forse non perfetto, di sicuro intenso e spiazzante. 
Dico subito che chi ha in mente "Il principe prigioniero" (ovvero una storia fantasy con dinamiche MM esplicite, rivolto a un pubblico più adulto), qui potrebbe restare parecchio deluso.
Dark rise è un fantasy dark, di nome e di fatto, ma è young adult, in questo primo libro le dinamiche sono al massimo affettive, eventuali sviluppi sono potenziali e neppure certi.

Il fulcro qui è la storia.
E anche sotto questo aspetto vi sono vari spunti già digeriti nel genere (la lotta contro il male e un ordine di guerrieri-asceti che si erge a contrastarlo in segreto, da secoli; i riti di iniziazione; l'albero della memoria ridotto in pietra che fa molto Tolkien; la ricerca del prescelto).
Però la Pacat ha una marcia in più, inutile a dirsi: ti confeziona una storia slow-burn in una Londra ottocentesca e nebbiosa, ti attrae facendoti raggiungere i Custodi e facendoti condividere il loro ambiente, ti fa sentire vicina a Will, a Violet e ai compagni.


Il passato respirava tra loro e le loro storie erano intrecciate.

Si parte piano, ma poi non c'è più nulla di scontato.
Le ultime pagine sono un cesello di amarezza e destino sospeso. 

Quindi per me, come fantasy YA senza il solito orizzonte sereno, questo primo volume è più che promosso.

Amarilli

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