Pensieri su "Una marea di acciaio nero" di Anthony Ryan


 

Un mondo di guerre, intrighi e rivalità tra fratelli, una storia che si svolge nello stesso universo dell’Alleanza d’acciaio, vent’anni dopo gli eventi narrati in Il traditore.

È l’alba di una nuova epoca. Forgiata nel sangue e nell’acciaio. L’Era della Collera.
Ascarlia, un regno leggendario che si erge sull’acciaio insanguinato e su mitici eroi, è stato governato per secoli dalle Regine Sorelle. Nessuno ha mai osato mettere in discussione il loro dominio. Fino a ora.
Lunghe navi con a bordo misteriosi guerrieri tatuati navigano sotto i vessilli di un culto sanguinario che si riteneva scomparso da tempo. Una marea di acciaio nero che minaccia di travolgere chiunque si trovi sul suo percorso.
Thera della Lancia Nera, serva prediletta delle Regine Sorelle, riceve l’ordine di indagare. Ma mentre lei si dirige a nord, suo fratello Felnir si imbarca alla ricerca delle Cripte degli Altvar – che si narra siano le stanze del tesoro degli dèi – per conquistare il favore delle Regine Sorelle a spese di Thera. Entrambi i fratelli, insieme a una giovane e brillante scrivana e a un prigioniero dotato di un potere spaventoso, avranno un ruolo decisivo nella tempesta in arrivo. Che l’Era della Collera abbia inizio.

Titolo: Una marea di accio nero
Serie: Age of Wrath / Era della Collera #1
Autore: Anthony Ryan
Editore: Fanucci *
Pagine 552
Uscita: 24 ottobre 2025
* ringrazio la CE per la copia gentilmente fornita

TROPES: #epicfantasy #siblingrivalry #ancientmagic #norsemythology #swordandsorcery




Che ogni mano conosca la spada, 
perché gli Ascarliani saranno tutti guerrieri.
E la battaglia sarà la nostra gloria.
ULTHNIR HORUHNKLEHR, IL FABBRO DEL MONDO.


Quando passa del tempo dall'ultima uscita di Anthony Ryan comincia un po' a mancarti l'ossigeno e io ero rimasta in attesa dall'addio della trilogia di Alwyn lo Scrivano, visto che, più che una fine definitiva, mi sembrava piuttosto un arrivederci.
In effetti, anche Ryan deve aver fatto lo stesso pensiero: qui iniziamo circa vent'anni dopo quei fatti, spostandoci nel regno di Ascarlia, governato da un terzetto di Regine Sorelle, ovvero in quelle terre dov'era iniziata l'ascesa della Martire, ancora ricordata come l'odiosa Cuore Nero.

Stavolta troviamo una narrazione a più voci che ci accompagna a comprendere cos'è accaduto in seguito, sia a nord che a sud, ritrovando anche personaggi visti in precedenza nella trilogia (sebbene sul fronte nemico): Thera e Felnir sono due fratelli rivali, al servizio del regno, ma soprattutto agli ordini del loro bisnonno, il Tielwald, un vecchio consigliere depositario di pericolosi segreti; la magistra Elvine è una studiosa di miti e lingue antiche, ma anche la brillante figlia della studiosa Berrine (altra vecchia conoscenza, se rammentate l'incendio del porto di Olversahl); e poi ci sono nuovi personaggi ascarliani in fuga da massacri perpetrati da una flotta di nemici ignoti, adoratori dello stesso culto, ma anche crudeli schiavisti.

Si parte lenti, per ambientarsi, ma poi è un crescendo di intrighi, viaggi in mare, tempeste, cripte segrete e abbordaggi, tradimenti inaspettati e sorprese convincenti.
E Alwyn? C'è o non c'è? Ebbene, anche per lui ci saranno notizie succose (e io già intravedo filoni che si sviluppano nel proseguo).

Se amate lo stile di Ryan e la mitologia norrena, non potrete non consumare le oltre cinquecento pagine senza interruzioni, e questo primo volume vi convincerà ad amare anche la serie "Age of Wrath".

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