Pensieri su "UN ALTRO GIORNO ANCORA" di Bianca Marconero

I sentimenti sono come i fiori selvatici. Crescono dove meno te l’aspetti.

Elisa Hoffman ha imparato presto a cavarsela da sola. Ultima di cinque fratelli, vive per la famiglia e per l’equitazione. L’esclusivo maneggio in cui lavora, alle porte di Milano, è il posto che ama di più al mondo, e mette da parte tutti i risparmi per riuscire a comprarsi Sparkle, un cavallo che ha addestrato per mesi. Tutti i suoi sogni, però, si infrangono alla notizia che Andrea, un ragazzo terribilmente bello e ricco, ha offerto più soldi e ha acquistato il cavallo che le era stato promesso. Elisa non si dà pace e riversa su di lui tutto il suo risentimento. 


Ma Andrea è davvero così freddo come sembra, o sotto il ghiaccio si nasconde qualcosa di diverso? Un imprevisto, un accordo e un’inattesa amicizia con il nemico permettono a Elisa di scoprire che il ragazzo, in realtà, possiede delle qualità inaspettate… 

Una storia sull’amore in tutte le sue declinazioni, e sui sentimenti che, come fiori selvatici, crescono in silenzio, senza che nessuno li annaffi. 

Bianca Marconero
 è lo pseudonimo di una scrittrice di Reggio Emilia. Ha lavorato come redattrice per periodici per ragazzi e poi è approdata alla scrittura creativa. Con la Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, L’ultima notte al mondo, Ed ero contentissimo e Un altro giorno ancora.

Autrice: Bianca Marconero
Titolo: UN ALTRO GIORNO ANCORA
Editore: Newton Compton
Uscita: 


Disarmo la sfiga, limitando il numero di persone che mi possono ferire. Da quando ho messo in pratica questa regola, la vita fa meno paura. 

Di solito non stalkero un'autrice appena finito un romanzo, ma stavolta ho sentito il bisogno di farlo e di ringraziare, perchè questo romanzo mi ha proprio fatto sentire bene, emotivamente e fisicamente.

In un luglio afoso, per me è stato una ventata d'aria fresca, lieve, la riprova che si possono scrivere New adult con protagonisti ventenni e credibili, anche senza infarcire la trama di eventi lagnosi a ogni pagina.
Con questo non voglio dire che i personaggi di questa storia siano superficiali o non abbiano avuto le loro batoste, anzi, Elisa e i suoi fratelloni arrivano da un tunnel di ostacoli e di lutti.
Ma sono ragazzi che reagiscono in modo normale, che si danno da fare, che vanno avanti con ciò che hanno a disposizione. Soprattutto, restano uniti e si sostengono, e per me questo è stato un messaggio bellissimo.

Binomio è una parola che, quando sono in gara, in questa manciata di secondi che fanno la differenza, comprendo alla perfezione. Perché si è sempre in due a correre, in due a volare, e si finisce per essere due nomi che indicano un’unica cosa. 

In realtà, tutto questo libro è davvero un concentrato di messaggi e sentimenti positivi, un'iniezione di fiducia e di speranza nel futuro.
Come dicevo, la storia è costellata di fatti quotidiani, piccoli e grandi eventi, imprevisti o colpi al cuore che ti avvincono talmente tanto che sì, ti frega di sapere cosa potrà accadere all'incontro nel bar del paese o alla festa di compleanno o nella hall dell'albergo prima di una gara. Alla fine, Elisa la finta dura e Serpieri, il vero bravo ragazzo, a modo e puntiglioso, ti entrano dentro, si bloccano sottopelle e non escono più fino a quando non hai messo la parola fine.

Stava già per bere ma si blocca, stupefatto. Gli occhi rivaleggiano con il cielo di certi giorni perfetti. Vi leggo un oceano di stupore, e sapere che sono io la persona che lo ha sorpreso mi fa crescere  una spanna. 
«Allora lo sapevi?», è incredulo, gli scappa quasi un sorriso. Io rispondo al sorriso. «Come potrei non saperlo?», replico, e mi godo ancora tutto quell’azzurro e la sensazione di dolcezza e di burrasca. «Ci conosciamo da dieci anni!». 

Due parole due sullo stile della Marconero, che è talvolta poesia-prosa, delicatissima, e poi ti spiazza e ti stende con battute salaci e con un cinismo giovanile (ma anche no, questi ragazzi sono molto pù saggi, scaltri e accorti della media...) che ti ricorderai a lungo.
Anche questo vale le sue cinque stelline.
Davvero una bellissima lettura, durante la quale non ho fatto altro che appuntarmi citazioni e sprazzi di luce.

«Forse finisce», dico sulla sua bocca. «O forse ci prendiamo un altro giorno ancora, chi lo sa…». Mi bacia di nuovo. Non capisco come possa riuscire a metterci così tanto cuore da spezzarmi. Mi sta portando sull’orlo delle lacrime, solo con un bacio.

A completamento del tutto, consiglio pure il raccontino-post romanzo, perchè è il degno sospiro di sollievo. Sapete quando concludete con un lieto fine, ma l'imprevedibilità dei personaggi che avete amato non vi lasciano tranquilli?
Ecco, pure qui l'autrice, con amorevole preoccupazione, ci regala la tranquillità, la stabilità del sorriso ebete.
Adesso possiamo anche lasciare i due al loro rosa.

Mentre sei impegnato a fingerti felice per quello che hai, potresti perdere l’occasione di essere davvero felice con quello che vuoi.

Amarilli


2 commenti:

  1. concordo con tutto quanto, è veramente bello questo libro e fa venire proprio voglia di stalkerare l'autrice

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