Pensieri e riflessioni su "Enchanted" di Heather Dixon

Titolo: Enchanted
Autore: Heather Dixon
Editore: Sperling & Kupfer 
Pagine: 320 
euro 17,90 
ISBN: 8820052008
ISBN-13: 9788820052003
Sinossi:
Nel magico mondo di Eathesbury, Azalea è la maggiore di dodici sorelle e l’erede al trono. Quando la madre muore, le ragazze scoprono un passaggio segreto che porta, attraverso un bosco d’argento, a un salone dove possono dare sfogo alla loro grande passione, il ballo, contravvenendo al lutto strettissimo imposto dalla corte. Conoscono così il misterioso ma affascinante Keeper, che ogni notte intreccia con tutte una danza proibita e che sembra particolarmente attratto da Azalea. Ci vorrà del tempo prima che le sorelle si accorgano delle sue vere intenzioni...

Il mio pensiero:
"Enchanted" è il romanzo d'esordio di Heather Dixon, pubblicato lo scorso 30 aprile dalla Casa Editrice Sperling & Kupfer.

A metà strada tra la fiaba ed il romanzo questo young adult è riuscito ad incantarmi dalla prima all'ultima pagina.

È la rivisitazione in chiave moderna della fiaba poco conosciuta dei fratelli Grimm: "Le dodici principesse danzanti" conosciuta anche come "Le scarpe logorate dal ballo". 

Nessun problema per chi volesse leggere, prima del romanzo, la brevissima fiaba. Non abbiate paura, non vi rovinerà la lettura di questo piacevole racconto perché tanti sono i particolari che l'autrice ha magistralmente modificato per trasformare appunto la fiaba in un delicatissimo romanzo.

C'era una volta...

il magico mondo di Eathesbury, dove in un vecchio castello vivevano insieme al re ed alla regina, undici principesse innamorate della danza.
Le giornate scorrono serene tra pizzi e crinoline, musica, lezioni di danza, balli e ricevimenti fino a quando, nel dare alla luce la dodicesima figlia, la regina muore.
Il sovrano, un uomo rigido, serioso e con la fissazione per il rispetto delle regole, esige che il palazzo ed i suoi abitanti osservino un intero anno di lutto. Lutto che prevede che le ragazze abbandonino gli abiti dai colori sgargianti per vestirsi di nero, non ballino, non escano all'aria aperta, che le finestre del castello siano tutte oscurate da pesanti tendaggi neri e che tutti gli orologi vengano fermati.
Immaginatevi voi come possono sentirsi queste dodici ragazze, che oltre ad aver perso l'affetto della loro madre si troveranno alle prese con il carattere chiuso ed a volte scontroso del padre ed a condurre una vita da recluse.
Le ragazze sembrano trovare una scappatoia al lutto quando scopriranno, quasi casualmente, un passaggio segreto che le condurrà in un fantastico giardino incantato per fare la conoscenza del suo Custode. Tutte le notti, di nascosto, si recheranno in questo incantevole posto per danzare fino a tardi e sfogare così il loro dolore. 

La danza è divertimento, svago, stile di vita, gioco, passione e placebo.
La danza occupa un posto fondamentale in questo romanzo. L'autrice conosce benissimo la terminologia specifica: jeté, grand jeté, piroetta, avvolgimento alla fusciacca, annodamento, cattura...
Con la danza le principesse sognano, scandiscono le loro giornate a lutto e reagiscono. E con il Valzer, le Gighe, la Mazurka, la Polka e la Prigioniera  si mettono in pericolo...
Tra una piroetta ed una giravolta il lettore viene catapultato in questo mondo fantastico. Non può e non vuole smettere di leggere finché non raggiunge la parola fine. Si divorano le pagine per raggiungere il tanto atteso

...e vissero felici e contenti

perché si sa a priori che il romanzo, anche se il suo esordio ha un gusto dolceamaro, avrà un lieto fine, ma è una delizia per l'anima farci condurre dall'autrice al gran finale.
Come tutte le fiabe, anche questa rivisitazione in chiave romanzata, ha una morale da trasmettere ed il suo preciso scopo educativo.
Anche il romanzo mantiene quelle tipiche caratteristiche di una fiaba.
L'epoca è indefinita. È difficile stabile in che periodo si svolgano i fatti...
Qualche dettaglio qua e là ed è possibile farsi un'idea dell'aspetto fisico dei protagonisti, ma purtroppo mancano, come nelle fiabe, delle vere e proprie descrizioni dettagliate dei personaggi. Delle sorelle si sa che ognuna porta il nome di un fiore e, dalla maggiore alla minore, i loro nomi sono stati scelti seguendo l'ordine alfabetico: da Azalea, la più grande, a Ortensia, l'ultima nata... Si sa che una è golosa e paffutella, una porta gli occhiali, due sono gemelle, una è timida e bellissima, una sfrontata dalla lingua tagliente... ma nulla di più.

Vi è ampio ricorso alla magia e ad oggetti magici e non manca nemmeno il principe "azzurro"... anzi, ne avremo addirittura tre! Gli amori descritti saranno quelli dolci, che vengono narrati in punta di piedi, delicati e romantici.

È una lettura che ammalia, che fa tornare bambini. Bambini che attendono deliziati ed impazienti la lettura di quelle pagine magiche e speciali. È come perdersi nella narrazione e farsi trascinare dalla corrente degli eventi facendosi cullare dalle dolci sensazioni che sprigiona.

Una lettura che ho amato. Un romanzo che consiglio. Un libro che custodirò con cura e che vorrò rileggere ancora ed ancora.

2 commenti:

  1. Io lo aspettavo con ansia, ma da me non è ancora uscito :( intanto però è bello sapere che le recensioni sono positive :D

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    1. Ciao! A me è piaciuto molto. È una lettura davvero serena e delicata. Bello, bello, bello.

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