Pensieri e riflessioni su "Ladra di sangue" di Cherie Priest

Titolo: Ladra di sangue
Autore: Cherie Priest
Titolo originale: Bloodshot 
Editore: Tre60
Pagine: 352 
Prezzo: 9,90 Euro 
In libreria: 24 maggio 2012 

Sinossi: 
A Raylene Pendle non piace essere una vampira e, soprattutto, lei non vuole avere niente a che fare con i suoi simili. Ecco perché i suoi clienti sono esclusivamente esseri umani, sebbene si tratti sempre di personaggi poco limpidi. Raylene, infatti, è una ladra professionista: su commissione, ruba opere d’arte d’inestimabile valore e rarissimi gioielli antichi. Il giorno in cui viene contatta da Ian Scott, un vampiro, Raylene è quindi molto diffidente. E i suoi dubbi si moltiplicano quando Ian le racconta di essere stato la cavia di un progetto segreto finanziato dal governo per scoprire l’origine dei poteri dei vampiri e sfruttarli in ambito militare. Purtroppo gli esperimenti a cui è stato sottoposto lo hanno reso cieco e ora, grazie all’aiuto di Raylene, lui si vuole vendicare, recuperando alcuni documenti che proverebbero i crimini commessi dal responsabile del progetto, il maggiore Bruner. Non appena accetta l’incarico, però, la vampira entra nel mirino di spietati agenti speciali, disposti a tutto pur di fermarla. E anche il dottor Keene, il medico che ha preso in cura Ian dopo la fuga dal laboratorio dell’esercito, sembra nascondere troppi segreti: capire di chi si può fidare non è semplice, ma per Raylene potrebbe rivelarsi l’unico modo per restare in vita…

Il pensiero di Simona:

Ladra di sangue è il primo romanzo pubblicato in Italia di Cherie Prest e appartiene alla serie dedicata al personaggio di Raylene Pendle, vampira e ladra professionista, attraverso cui l’autrice statunitense ha raggiunto il successo e pubblicato lo scorso 24 maggio dalla Casa Editrice Tre60.

Raylene è un personaggio davvero molto curioso che personalmente mi ha ricordato quello di Lisbeth Salander nella trilogia larssoniana di “Uomini che odiano le donne”, sia per le sue caratteristiche fisiche (infatti è bassa, magra, dai capelli e dagli occhi scuri), che per quelle caratteriali, anche se in questo caso si tratta di un vampiro. Come Lisbeth, però, è molto determinata, sa ciò che vuole e agisce al fine di ottenerlo, anche se a volte i mezzi che utilizza sono alquanto discutibili. In realtà le sue azioni sono spinte da una giusta causa, ovvero aiutare Ian, un vampiro vittima dei soprusi del governo.

Facciamo un passo indietro. Ci troviamo negli Stati Uniti d’America; in una giornata qualunque Raylene riceve un biglietto da un certo Ian Stott presso uno dei suoi appartamenti segreti. Segreti, perché, da buona ladra professionista ha sempre provveduto a crearsi vari nascondigli in varie città, nel caso qualcuno l’avesse scoperta in una delle sue abitazioni. Possiede inoltre un magazzino in cui custodisce la sua refurtiva e in cui ospita due giovani fratellini orfani, Domino e Pepper, che si sono appropriati casualmente di quel luogo trasformandolo nella loro dimora. Decisione a cui la vampira non ha voluto opporsi, a patto che i ragazzini avessero rispettato le sue regole. 
Il rapporto tra Raylene e i due orfanelli, pur non essendo il tema principale della storia, rimane sullo sfondo dall’inizio alla fine in un crescendo di emozioni che coinvolgono il lettore conducendolo ad amare i due piccoli personaggi e a rivalutare il carattere all’apparenza burbero e freddo della protagonista.

“Dall’esterno qualcuno potrebbe pensare che io sia affezionata ai due mocciosi... 
Non sono i miei ghoul: sono soltanto il mio sistema d’allarme”.

Il signor Ian, vampiro colpito da cecità, si è rivolto a Raylene perché vuole risolvere un affare di estrema importanza per lui: ovvero recuperare le sue cartelle cliniche, presenti tra i documenti relativi al progetto Bloodshot, per poterle consegnare al suo medico,un tale di nome David Keene, che avrebbe provveduto a curarlo nel tentativo di rendergli la vista. 
Questi documenti, però sono molto difficili da ottenere in quanto appartengono ad un vecchio progetto segreto, condotto dal governo, e quindi sono stati nascosti.
Il programma Bloodshot infatti era consistito nella cattura dei vampiri affinchè su di essi venissero fatti degli esperimenti, con l’obiettivo di studiarne i poteri e le qualità sovrumane, che poi, attraverso varie operazioni chirurgiche, sarebbero state estrapolate dai vampiri stessi e trasferite ai militari per poter rendere più potente l’esercito statunitense. Raylene, dopo un primo momento di diffidenza, decide dunque di aiutare questo nuovo cliente da cui è particolarmente attratta, sia perché lo trova interessante sia perché è dispiaciuta per lui e per la triste sorte subita da tutti gli altri vampiri. 
Ovviamente lei ancora non è consapevole dei pericoli e delle avventure che l’aspettano.

Accanto ai due protagonisti iniziali, ad un certo punto del romanzo se ne unisce un terzo: è Adrian/Sister Rose un ex Navy Seals, che per nascondersi, in quanto ricercato, vive indossando le vesti di una seducente Drag Queen ed esibendosi in vari Night Club. 
Adrian è legato alla faccenda a causa di sua sorella, Isabelle, che non vede da anni. Dopo essere stata trasformata in un vampiro da una delle Casate presenti sul territorio, anche Isabelle era stata rapita dai funzionari dell’esercito ed imprigionata insieme a Ian e agli altri. La sua vicenda, però, è ancor più oscura e contorta rispetto a quella di Ian, dal momento che su di lei rimangono molti punti interrogativi, dubbi irrisolti e questioni in sospeso.

Colpi di scena, mistero, fughe, inseguimenti, omicidi, sono questi i tratti che accompagnano tutto lo svolgimento del romanzo, narrato in prima persona, a volte anche con una punta di ironia, dalla stessa Raylene:

“No, un momento. 
Il mio lavoro non è risolvere misteri. 
Io li creo i misteri. Eppure… mi stuzzicava arrivare a capo di quell’enigma”.

In generale è un romanzo caratterizzato in gran parte da toni bui e cupi, dagli ambienti chiusi, a sostegno della tematica della prigionia, sia quella che ha riguardato i vampiri, che quella che riguarda i nostri protagonisti, controllati e costantemente inseguiti dagli agenti della CIA e dei servizi segreti. 
Il linguaggio utilizzato è lineare ed a volte molto diretto e crudo, senza che vengano usati molti giri di parole.

E’ un romanzo che consiglio a chi piacciono i vampiri ed ovviamente il genere urban fantasy, con in aggiunta un po’ di thriller ed effetti speciali!

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