Pensieri su “Azzurra dei Cipressi Bianchi” di Mathilda Blake
Azzurra non ricorda nulla della sua vita, a parte il suo nome e il luogo in cui è nata. La sua amnesia purtroppo è completa. Non sa di essere scappata di casa a soli sedici anni per realizzare il sogno di diventare pittrice, né di aver vissuto nella dissoluta Parigi. Soprattutto, non sa di essersi sposata proprio con l’uomo che sente di dover fuggire: l’investigatore privato che la sorella ha ingaggiato per ritrovarla. Demetrio Della Francesca dichiara di essere suo marito, ma lei non ricorda nemmeno di averlo incontrato. Eppure l’attrazione che prova per lui è potente e viscerale. Così come è innegabile il sentimento che risveglia nel suo cuore. Ma il vero nemico da cui Azzurra si stava nascondendo è già sulle sue tracce…
Titolo: Azzurra dei Cipressi Bianchi
Autrice: Mathilda Blake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 242
Ambientazione: Toscana – Parigi, 1899
Uscita: dicembre 2024
LA TRILOGIA DEI CIPRESSI BIANCHI
1) Aurora dei Cipressi Bianchi
2) Azzurra dei Cipressi Bianchi
Continuano le vicende delle sorelle contessine, che conducono esistenze a stretto contatto con il periodo storico di fine ottocento, sia italiano che internazionale, ma che possono contare comunque sui loro legami familiari e su quel rifugio/fortezza del cuore che è la tenuta dei Cipressi Bianchi, un angolo ameno nella Val d'Orcia da cui si può partire, fuggire e stare anche un po' lontane, ma a cui si ritorna sempre.
La seconda sorella a divenire protagonista è Azzurra, la creativa e forse la più curiosa del trio, che da adolescente ha lasciato la tranquillità della Toscana per andare a coltivare le proprie doti di pittrice nel fulcro della vita artistica per eccellenza, ovvero Parigi.
Alla fine del primo libro, tuttavia, Azzurra è stata ritrovata, dopo un misterioso periodo di silenzio, in condizioni difficili e con una amnesia temporanea.
La tenuta è di certo il posto perfetto per risanare ferite e riordinare i ricordi e le sorelle le sono vicine; anche se va detto che da Parigi la ragazza si è portata dietro anche altro, un "bagaglio" ingombrante e affascinante, un uomo che risponde al nome di Demetrio e che pretende di essere suo marito in carica.
Mentre i due si incontrano e si scontrano nel presente, arrivando a conoscersi di nuovo, o forse più di prima, i flashback narrativi ci riportano al passato e ai giorni parigini, all'ombra della Tour Eiffel, in compagnia di pittori e scrittori celebri, o alle prese con curiosità e scoperte scientifiche di un mondo che sta velocemente transitando nella modernità.
Come d'abitudine, l'amore è narrato con delicatezza dall'autrice, tra descrizioni vivide come pennellate, i cameo dei personaggi della serie e la natura che si prende il suo giusto spazio.
Dico solo una cosa: qui galeotto fu "il gatto", perché certi incontri e coincidenze recano il segno di una zampata felina in aiuto.
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