Pensieri su "Legends & Lattes" di Travis Baldree
VIV È UN'ORCHESSA e fa quello che fanno le per tutto il giorno spacca crani, sparge sangue, semina morte e distruzione. Giunta a una certa età, però, si è stufata della routine della guerriera e così - complici una leggenda dimenticata, un manufatto magico e un'irragionevole dose di belle speranze -, quando si ritrova per le strade di Thune, decide di aprire lì un caffè. Il primo caffè della città, per essere precisi. Ma il suo sogno di un nuovo inizio e di giornate passate a servire bevande aromatiche anziché a roteare lame deve attendere. Già: da un lato ci sono vecchi nemici che non hanno alcuna intenzione di abbandonare la lotta; dall'altro gli abitanti di Thune, che non hanno mai assaggiato un latte macchiato e quindi non sanno di averne bisogno. Viv vuole a tutti i costi appendere la spada al chiodo, ma non può farcela da sola. Per fortuna incontrerà un gruppo di amici con i quali costruire una nuova famiglia e una nuova vita. Perché il bello dei viaggi su sentieri sconosciuti sono i compagni di strada che incontri lungo il cammino. Che ad attirarli siano antichi incantesimi, pasticcini fragranti o tazze fumanti, possono comunque diventare alleati, famiglia, o qualcosa che Viv non avrebbe mai nemmeno sognato. Un romanzo acclamatissimo dai lettori, qui presentato assieme al racconto Pagine da riempire e a un'intervista con l'autore.
Legends & Lattes
di Travis Baldree
Traduttore: Elena M. Battista
Editore: Mondadori
Pagine 348
Uscita: 26 settembre 2023
Premi letterari: Hugo Award Nominee for Best Novel (2023), Nebula Award Nominee for Best Novel (2022), Locus Award Nominee for First Novel (2023), Audie Award Nominee for Fantasy (2023), Goodreads Choice Award Nominee for Fantasy (2022), RUSA CODES Reading List Nominee for Fantasy (2023)
L'ho tenuto alla fine dell'anno, ma per me è stato una grande delusione.
Come si dice in Veneto, "un gran parecio, ma struca struca...".
Avevo aspettative stellari, però, francamente, a parte la cover in stile cartoon e le (superbe) aggiunte grafiche dell'edizione, come sostanza è una mezza fregatura (per il mio gusto letterario).
Un'orchessa-mercenaria, che ha fatto i soldi (ma si autoassolve da subito per la scia di sangue alle spalle; tra l'altro, all'inizio del libro uccide una creatura per rubarle un gioiello, e l'autore "cozy" sorvola amabilmente su questa uccisione pragmatica: ci sono mostri adorabili e altri no...), pensa bene di ritirarsi e aprirsi un coffee shop.
Il libro consiste in questo: venti capitoli stile Ikea per gnomi, dove montano e fanno lavori di bricolage per costruire il negozio, e dieci su Torte & topolini per scegliere il menù.
A un certo punto, arrivano dei cattivoni che potrebbero far del male, ma si risolve tutto in tazze di cioccolato e fette di torta.
Vai avanti sperando in qualche guizzo che non arriva.
Forse sono io, ma in genere bevo caffè per rilassarmi e per svegliarmi fuori. Qui tutti mugolano bevendo e il lettore si assopisce.
Non c'è contesto, non c'è trama, non c'è assolutamente nulla che giustifichi l'assurdo amore per questo libro, a parte il fatto che tutti si sono scatenati in fanart coccolose, e che intorno al romanzo ci sia un intero universo di frasi pucciose e cuoricini e orchetti morbidi vari.
PS. C'è però l'ennesimo tocco queer, così il libro è un fantasy moderno al riparo da ogni possibile critica.
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