Pensieri su "Il collegio" di Tana French


Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un’occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l’anno prima nel collegio più prestigioso d’Irlanda. L’indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt’altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri. Un romanzo intelligente, crudo, volgare e perverso un attimo prima, e profondamente, sinceramente drammatico subito dopo.

Titolo: Il collegio
Autrice: Tana French
Editore: Einaudi
Serie: Dublin Murder Squad #5
Pagine 664
Uscita: Settembre 2014



«Ti manca?»
«L'adolescenza?» Mi guardò, le sopracciglia aggrottate. «Nemmeno per sogno. Tutti quei drammi, spaccarti la testa sopra una cosa che il mese dopo manco ti ricordavi più? Che spreco.»
«Però c'è qualcosa,» replicai. «Qualcosa di bello.»

Questo romanzo compariva da un po' nella lista #darkacademia, per cui, non appena l'ho visto in offerta (ha quasi una decina d'anni), mi sono decisa a comprarlo.
Non ho letto nient'altro di Tana French in precedenza e quindi sono saltata direttamente al quinto volume della serie; trattandosi di capitoli autonomi tra loro, non ho avuto difficoltà ad acclimatarmi.

In oltre seicento pagine la French ci regala uno spaccato di collegio esclusivo irlandese, quello femminile di St. Kilda, che sorge al confine con quello maschile, altrettanto esclusivo, di S. Colm. Un anno prima un ragazzo, bello, ricco, solare, in apparenza amato da tutti e senza problemi, è stato trovato ucciso (nel parco del collegio femminile), ma le indagini si sono arenate.
Soprattutto, nessuno nelle due scuole ha saputo fornire una spiegazione o un indizio utile. Nel frattempo, è passata l'estate, e quattro ragazze, unite da un sodalizio amicale e, in apparenza, indissolubile, sono pronte per incominciare il nuovo anno.
Sennonché un biglietto anonimo compare sulla bacheca "di sfogo" delle studentesse e Holly, una del quartetto, a sua volta figlia di un poliziotto, si rivolge a un collega del padre per consegnarlo.

E' l'inizio di un'indagine difficile e dolorosa, dove la coppia di investigatori, Moran e Conway, a loro volta emarginati nel loro ambiente, devono costruire a fatica l'accaduto, districandosi tra ricordi veri o falsi, costruiti o manipolati, ed emozioni adolescenziali che non possono essere interpretate con il linguaggio degli adulti.

Personalmente, io ricordo l'adolescenza come un'età tremenda, da cui ringrazio di essere uscita sana e salva (almeno spero), e assistendo alle vicende di Holly, Becca, Selena e Julia, ho rivissuto cattiverie, invidie e incomprensioni che ho lasciato nel passato.
Quindi questo si è rivelato un thriller per me illuminante, con vibes gotiche e disperate, soprattutto per come analizza i pensieri delle ragazze in modo realistico. 

Tutto è più vivido, urlato, esagerato; basta poco per fare di qualunque ostacolo una tragedia e di qualunque rottura un tradimento epocale. Quanto è vero. A volte, purtroppo, noi stessi ci rendiamo conto che chi ci circonda, pur invecchiato, a livello anagrafico, si è bloccato lì, senza mai uscirne.

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