Pensieri su "NON ERI NEL COPIONE" di Jae

L’aspirante attrice Amanda Clark e la fotografa Michelle Osinski sono già state scottate dall’amore, e non ci tengono a rischiare una seconda volta; soprattutto, non insieme.
Tanto per cominciare, Amanda non si è mai sentita attratta dalle cosiddette virago, di cui Michelle è un perfetto esemplare. In più, ha appena ottenuto una parte di rilievo in una serie televisiva, e su quella vuole concentrarsi: non c’è tempo per le complicazioni amorose.


Dopo una rottura burrascosa con l’ex ragazza attrice, Michelle ha giurato di non frequentare più donne che lavorano nel mondo dello spettacolo. L’ultima cosa che le serve è un’altra diva con manie di protagonismo; e al primo incontro, Amanda le dà esattamente quell’impressione.
Ma dopo un’uscita romantica che non è una vera uscita romantica, e l’intervento della nonna di Amanda, tutte e due cominciano a chiedersi se non sia venuto il momento di abbandonare il solito copione…


Titolo: Non eri nel copione
Autrice: Jae
Editore: Ylva Publishing
Traduttrice: Martina Nealli
Pagine: circa 221
Prezzo: 4,99 € (ebook), 15,89 € (cartaceo)
Data di pubblicazione: gennaio 2018
Link per l’acquisto:

- ebook: https://www.amazon.it/Non-eri-nel-copione-Jae-ebook/dp/B07MG8FFMX/
- cartaceo: https://www.amazon.it/Non-eri-nel-copione-Jae/dp/3963241497/


Amanda batté le palpebre. «Dici?» Le piaceva pensare altrettanto, ma quasi tutti la trovavano identica a sua madre, che invece non somigliava per nulla alla nonna. «Lo pensi davvero?» «Altroché. Hai questo…» Michelle allungò la mano come volesse sfiorarle una guancia, ma all’ultimo la ritrasse. «Uhm, la curva degli zigomi è identica alla sua. E anche il sorriso». Rimasero a fissarsi per qualche secondo, e ad Amanda parve di sentire la pelle scaldarsi sotto quello sguardo intenso.
Amanda abbassò lo sguardo sulla mano ancora sulla sua. Anche quella di Michelle, con le dita lunghe e snelle, sembrava forte e abile. Amanda le strinse le dita e sentì formicolare la pelle. Una magia.


Un romanzo scritto bene e tradotto bene, gradevole e pieno di buoni sentimenti. 
Se volete provare una lettura FF (questo è il mio sesto, ad esempio, perchè ne trovo davvero pochi, contemporanei e con una storia principale, non sfumata nel fantasy o nello scifi), senza osare, direi che è perfetta. Molto dolce, con protagoniste normali, che potrebbero essere nostre amiche, e sfatano i timori di chi possa pensare che questo amore sia così diverso.
La parte più interessante, peraltro, è proprio quando Amanda cade negli stereotipi nell'esprimere i suoi giudizi affrettati, dimostrando lei stessa, con ironia, come certi modelli prefissati siano radicati così profondamente in noi.

Se devo trovarci una pecca, semmai, per quanto mi riguarda l'ho trovato anche troppo soft. 
Ammetto che entrambe le ragazze non mi hanno emozionato tantissimo. Amanda viene presentata così goffa e incerta, che pareva una quattordicenne, Michelle sembrava sua madre (o comunque risulta molto più matura) quanto a pacatezza e sicurezza.
Le ho trovate stonate e non sono riuscita a capire quando veramente si sviluppi il sentimento tra loro. Mentre Michelle m'è parsa subito presa, Amanda mi ha dato l'impressione di sceglierla proprio perchè era un porto sicuro, a portata di mano.
Tanto che la scena di passione sul finale, dopo tanta tranquillità e serenità (non accade praticamente nulla di imprevisto o che possa ostacolare le due, se non la carriera dell'attrice titubante...) mi è persino parsa fuori posto. 
E tutti sono buoni, e tutti sono gentili (pure meravigliosi, dalla nonna allo staff dello sceneggiato, ai camerieri), e Hollywood è rosa rosa... 
Adatto a tutte le lettrici che amano le storie intrise di dolcezza.

PS. Come termine, non sono riuscita a farmi piacere "virago". Forse sono abituata agli MM, dove per connotare un determinato tipo fisico usano simpatici nomignoli intuitivi (papi, bear...), e ammetto la mia ignoranza negli F/F. Quello che non mi torna è che lo usano tutti, qualsiasi personaggio, persino la collega attrice che vede per la prima volta Michelle: è la prima parola che le viene in mente.



Amanda sapeva bene cosa voleva, e non aveva niente a che vedere col contenuto della borsa. «Un bacio espresso?» Michelle si tirò su e si girò verso di lei. Gli occhi sembravano tizzoni ardenti. «Dio, mi fai morire di…» Amanda fece un passo avanti e attaccò le labbra alle sue. Aveva giusto cinque minuti per saziarsi dei suoi baci: meglio non sprecare secondi preziosi.

Amarilli

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