Pensieri su "IL PRINCIPE CRUDELE" di Holly Black

Jude era solo un bimba di sette anni quando i suoi genitori vennero assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel pericolosissimo Regno delle fate.

Dieci anni più tardi, dopo essere stata tormentata e dileggiata per anni dalle creature del Regno a causa della sua condizione di mortale, Jude è disposta a tutto pur di sentirsi finalmente parte del regno in cui è cresciuta. Ma le fate disprezzano gli umani. E soprattutto li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Re.
Per ottenere un posto a corte, quindi, Jude dovrà scontrarsi proprio con lui e, nel farlo, si ritroverà invischiata negli intrighi di palazzo.

Quando poi all’orizzonte si delineerà la possibilità di una guerra civile che potrebbe condurre il Regno delle fate verso una spirale di violenza senza fine, Jude si ritroverà costretta a rischiare la propria vita per salvare le sue sorelle. 
E il Regno.


Il primo capitolo, già bestseller negli Stati Uniti, della nuova saga fantasy dell’autrice delle serie “Magisterium” e “Spiderwick”.

Titolo: Holly Black
IL PRINCIPE CRUDELE
Editore: Mondadori
360 pagine
Prezzo cartaceo: 18 euro



«Di chi è questa bambina?» chiese l’uomo indicando Jude.
Aveva uno strano accento. «Tua? Sua?»
«Di nessuno» rispose la madre senza nemmeno guardare la bambina. «Non è figlia di nessuno.»
Non era così. Jude e Taryn erano la copia del padre. Lo dicevano tutti. Fece qualche passo verso la scala, ma non voleva stare da sola in camera sua. “Vivi” pensò Jude. “Vivi saprà chi è quell’uomo alto. Vivi saprà cosa fare.”
Ma era come se non potesse muoversi.
«Ne ho viste tante di cose impossibili» disse l’uomo. «Ho visto la ghianda prima della quercia. Ho visto la scintilla prima della fiamma. Ma non ho mai visto una cosa del genere: una morta vivente. Una bambina nata dal nulla.»
Alla mamma mancavano le parole. Il suo corpo tremava per la tensione. Jude avrebbe voluto prenderle la mano e stringergliela, ma non trovò il coraggio.


Questo è il terzo libro che leggo di Holly Black,  dopo "I segreti di Coldtown" e "Nel profondo della foresta", e confermo di amare l'universo gotico-horror-YA che è riuscita a plasmare quest'autrice, nonchè il suo stile, sempre sorprendente.
La Black sembra accogliere stereotipi del fantasy solo in apparenza. Poi lei li trasforma e li ricrea, dando vita a personaggi e trame per nulla scontati.
Come stavolta: d'accordo, di libri ambientati nel mondo degli elfi, anche elfi maligni e privi delle emozioni umane, ce ne sono ormai molti, eppure la storia di Jude, figlia di Madoc, alle prese con la conquista del regno mi ha emozionato moltissimo.

«Ti hanno portata via da me» le disse. «Sono venuto per riportarti nella tua vera casa, nella Terra degli Elfi, sotto la collina. Laggiù sarai ricca oltre ogni misura. Laggiù starai con i tuoi simili.»

A differenza della sorella di sangue puro Vivian, le due gemelle Jude e Taryn sono mortali e senza poteri veri, sempre esposte ai pericoli, e la loro prigionia/convivenza forzata tra le fate non è una passeggiata.
Jude, in particolare, lotta per ritagliarsi un posticino suo, per resistere agli incantesimi e ai trabocchetti, sospirando ora per Locke ora per l'infido ma affascinante principe Cardan.

Soltanto che l'esistenza degli elfi non è un gioco. 
Anche qui dominano il tradimento, gli intrighi, gli omicidi e la corsa per accaparrarsi la corona del regno.
Non posso aggiungere altro, perchè la trama è complessa, particolare, e merita d'essere goduta sino in fondo. Io mi sono immersa totalmente e ho faticato uscirne, una volta arrivata al (provvisorio) finale.

Però, anche stavolta posso dire: quando ci vuole, ci vuole. Chapeau.
Uno splendido inizio per una saga che non vedo l'ora di continuare.

*E comunque... per i veri puntigliosi... segnalo l'emozione di rivedere Severin, Ben e Hazel anche solo per pochi istanti... [questo a riprova che è preferibile leggere prima "Nel profondo della Foresta".]


Cardan è stato un principe del mondo magico per tutta la vita. Al di là di quello che vuole, sa cosa ci si aspetta da lui. Sa come ammaliare una folla, come intrattenerla. Ordina che vengano portati via i bicchieri rotti e di servire nuovi calici, nuovo vino. Il suo brindisi – alle sorprese e ai vantaggi di essere troppo ubriaco per presentarsi alla prima incoronazione – fa ridere tutti i presenti. E benché io mi accorga che sta stringendo il bicchiere così forte da farsi venire le nocche bianche, credo che
gli altri non ci facciano caso.
Ma quando si gira verso di me con gli occhi fiammeggianti, resto senza parole. È come se ci fossimo solo noi. Alza il calice e con la bocca arricciata in un sorriso canzonatorio, dice: «E a Jude che stasera mi ha fatto un dono che contraccambierò».


Amarilli

2 commenti:

  1. mi hanno regalato il libro da poco, non vedo l'ora di leggerlo. Adoro il suo stile (e ho adorato Nel profondo della foresta)

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    1. Allora posso sbilanciarmi nel dire che ti piacerà :)

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