Pensieri su “Fuoco di mezzanotte” di Lisa Marie Rice

Summer Redding è una giornalista molto nota e il suo blog, specializzato nel denunciare gli scandali del governo, è uno dei più letti negli USA. La sua difficile infanzia l’ha resa molto cauta nelle relazioni, anche se l’unico amore della sua vita, Jack Delvaux, è riuscito a spezzarle il cuore. 

Ma dentro di lei Jack ha continuato ad avere un posto speciale. 
Dopo aver creduto per sei mesi che fosse morto nel terribile massacro di Washington, Summer scopre che Jack è vivo, e che il ragazzo frivolo del college è diventato un uomo duro e misterioso. Ex agente della CIA, Jack si nasconde ora in città per indagare sulla strage. 

Nonostante il pericolo, Summer ne è inesorabilmente attratta e Jack lo sa…

FUOCO DI MEZZANOTTE (Midnight Fire) è il quarto romanzo della serie “Men of Midnight”, direttamente collegata alla trilogia Midnight già pubblicata in precedenza nella collana I Romanzi Extra Passion, e che comprende MEZZANOTTE E’ L’ORA (Midnight Man ), MEZZANOTTE ARRIVERA’ (Midnight Run) e A MEZZANOTTE UN ANGELO (Midnight Angel).

serie “Men of Midnight”:
VENDETTA DI MEZZANOTTE
PROMESSE DI MEZZANOTTE
SEGRETI DI MEZZANOTTE
La serie proseguirà con “Midnight Fever”, di prossima pubblicazione.

Titolo: Fuoco di mezzanotte
Autore: Lisa Marie Rice
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 96
Uscita: novembre 2018

****

Il mio giudizio: no, 2 stelline

Non so che dire, sono davvero perplessa. 
Non mi è piaciuto e se non volete *SPOILER* non proseguite.

Ho sempre seguito sia la precedente seria che questa e, tra i normali alti e bassi, mi sono molto affezionata ai personaggi del team.
Pure questo libro è partito bene, Jack, il fratello redivivo di Isabel, e Summer parevano entrambi due figure ben delineate e credibili (ok, forse Jack risultava un po' sopra le righe, con questo insistere sul fatto che tutti lo credevano il solito golden boy ricco e viziato, mentre lui in realtà era un super agente segreto che soffriva nell'ombra pur di aiutare il suo paese... ma amen, chiudiamo gli occhi, alla fine è un'americana che scrive e loro ci sguazzano a ricoprire di bandiere a stelle e strisce i loro eroi).

Passato il primo centinaio di pagine, però, ti crolla la mascella e non si rialza più.
Non sembra neanche più la stessa persona che scrive, come se un altro si fosse sostituito alla tastiera: l'intera trama perde di credibilità.
I due, soprattutto, nel mezzo di fughe e omicidi, iniziano a darci dentro di brutto: trattandosi di un erotico poteva starci, ma le scene sono inserite a casaccio, tra un attentato e l'altro, così che i nostri un attimo prima sbiancano e si disperano "oh, no, quanti morti, migliaia, un'ecatombe... ecc." e poi cambia l'inquadratura, si guardano, e sono entrambi pronti per ricominciare a fare altro con il sorriso malizioso...
Non parliamo di quando Summer scopre che i suoi collaboratori hanno fatto una brutta fine (e già qui persino io, trenta pagine prima, mi ero chiesta: ma se stanno cercando di farti fuori con il sarin, non ti viene il dubbio che anche i tuoi ragazzi siano in pericolo - domande ovvie che non trovano risposte).  Ebbene, scena prima: lei si dispera. Scena dopo: lei si ritrova con le ragazze e mogli del team a spiluccare olive ascolane. Mugolando, peraltro, per la bontà. "Vera ricetta abruzzese").

Insomma, una pessima scelta dei tempi e del dosaggio delle emozioni. Oppure il testo è stato tagliato in modo sconsiderato in italiano.
Ne risulta un mix confuso, freddo e che nel finale continua a far alzare gli occhi al cielo. 

Spero che resti l'unico episodio non riuscito, perché la precedente parte di serie meritava.

Amarilli

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