Pensieri su "TUTTO QUI" di Rhys Ford

Come salvi un uomo che sta annegando, quando l’uomo in questione sei tu?

A Jake Moore il mondo va sempre più stretto. Ogni centesimo che guadagna come saldatore se ne va per le cure del padre moribondo, un uomo violento e autoritario che è tutta la famiglia che gli rimane. Come ha promesso alla madre defunta, Jake soffoca il suo desiderio verso gli uomini, ma questo lo lascia consumato dall’oscurità.

Dallas Yates deve usare tutta la sua immaginazione per vedere le potenzialità del malconcio edificio art déco alla periferia di West Hollywood che sta trattando, ma quello che gli fa mettere la firma sul contratto è il sorriso timido del bell’artigiano che lavora dall’altro lato della strada. La loro amicizia diventa più profonda man mano che Dallas rimuove a uno a uno gli strati induriti che stanno soffocando l’anima di Jake. È facile amare l’uomo dolce e dal temperamento artistico che si nasconde dietro quella facciata rovinata, ma Dallas sa che per prima cosa bisogna che Jake impari ad amare se stesso.

Quando il mondo gli crolla intorno, Jake cerca aiuto in Dallas, l’uomo a cui ha imparato ad appoggiarsi. È solo una questione di tempo prima che si lasci andare alla deriva in una vita che non ha mai voluto, e anche se desidera qualcosa di più, il passato lo perseguita, facendogli dubitare di valere davvero l’amore che Dallas desidera così disperatamente dargli.


TUTTO QUI
Autore: Rhys Ford
ISBN-13: 978-1-64080-867-6
Pagine: 201
Copertina: Reece Notley
Traduzione di: Sara Linda Benatti

Editore: Dreamspinner Press
Genere: contemporaneo
Edizione originale: There’s This Guy, 17 marzo 2017





Se c’era una cosa che Dallas amava più di carne alla griglia, birra fredda e ottima musica, erano gli uomini.
Di loro adorava tutto. Com’era sentirseli contro, lo scivolare di pelle liscia o il leggero solletico di uno stomaco leggermente peloso. Adorava il loro odore: sapone e aroma virile, con ogni tanto un tocco dolce e pungente di sudore fresco nato da una giornata calda e un po’ di esercizio fisico. Gli piaceva il sapore, quei tocchi salati che trovava sui loro corpi; li adorava tutti, dalla morbidezza setosa di un interno coscia muscoloso alla freschezza scivolosa di una gola tesa.
Ma quello che adorava di più era il modo in cui si muovevano.
E nessuno si muoveva come Jake Moore.

Ah, stavolta non ero preparata a tutto questo dolore in un libro della Ford!
Ammetto che quando ho iniziato (e l'inizio è veramente d'impatto) la lettura, ho tentennato e sono stata sul punto di lasciare. Ma poi la scrittura era ammaliante, le frasi da segnarsi continuavano a comparire sempre più belle e mi sono ritrovata ad affezionarmi a Jake Moore, un uomo "incasinato", un artista talentuoso con un'anima lacerata in due a causa di una situazione di abusi/traumi/rimorsi familiari mai superata.


A un certo punto nella vita di Jake Moore qualcuno lo aveva reso… meno di quello che era. Il bellissimo uomo dalle spalle larghe che aveva guardato attraversare la stanza avrebbe dovuto essere un po’ più arrogante, un po’ più sicuro di sé. Per quanto lo conoscesse poco, Dallas sospettava che Jake tenesse in sordina praticamente tutto di se stesso. Era anche un po’ troppo raccolto, un po’ troppo ripiegato su di sé, e una parte di Dallas provava dolore al posto suo. Aveva riconosciuto l’occhiata che Jake gli aveva dato. L’aveva vista su innumerevoli facce, lo schiaffo di qualcosa di duro su un’anima tenera. Qualcuno aveva spezzato Jake, convincendolo che era meschino, senza valore. Risaltava nel modo in cui parlava del suo mestiere, del suo talento; e non era stato Evancho. Quel vecchio ucraino non avrebbe potuto lodarlo di più, e gli aveva assicurato che nessuno poteva fare quel lavoro bene quanto il suo Jake.
Un mastro artigiano, lo aveva chiamato Evancho, capace di fare con il metallo cose che avrebbero commosso Dio.


In tutto questo Dallas, uomo altrettanto talentuoso ma sicuro di sè, è l'improvviso portatore di speranza nella vita di Jake.
Mentre Dallas e la sua amica Celeste (anche lei molto particolare...) cercano di restaurare e riportare alla luce un edificio nelle vicinanze dell'officina-laboratorio dove Jake crea i suoi piccoli capolavori riciclando componenti metalliche, Dallas si occupa anche di restaurare e riportare alla luce l'anima di questo ragazzo a cui si è sentito subito legato.

Ne risulta un romanzo struggente ma anche delicato, in cui i ricordi di infanzia e adolescenza si mescolano alle vicende del presente.
Di certo, non è un erotico, ma un romanzo introspettivo (quindi se non amate il genere, passate oltre), ma se in un libro cercate qualcosa di più, anche buio, caduta e rinascita, questa storia agrodolce merita.
E lo dice una che era in pieno periodo "voglio solo cosette leggere"...


E poi c’era l’abitudine che lui amava di più, il sospiro soddisfatto che Jake faceva quando qualcosa veniva fuori esattamente come se lo era immaginato.
C’erano parti del suo cuore che speravano che un giorno sarebbe stato lui a fargli fare quel sospiro soddisfatto, possibilmente con entrambi i loro corpi fradici di sudore e indolenziti per un lungo, languido esercizio di muscoli e di piacere. Per quanto lui si sforzasse di tenere quei frammenti di desiderio ben chiusi in una scatola come la tempesta punteggiata di stelle di Jake, quelli continuavano a strisciare fuori, ricordandogli la loro esistenza con uno stringersi della gola o con un sussulto di desiderio nel ventre.

Amarilli

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