Pensieri su "IL CALORE DELLA NEVE" di Sabrina Grementieri

Angelika, caparbia ventiquattrenne, non rinuncerebbe mai. E per Matthias, il figlio avuto da una breve relazione con Riccardo, Angelika è disposta a tutto. L'ha cresciuto da sola, senza dire nulla al padre: sapeva che i loro due mondi - lei precaria maestra di sci, lui giovane milanese di ottima famiglia - erano inconciliabili e che quel figlio non era frutto dell'amore, ma di un desiderio infuocato che li ha travolti per un paio di settimane, per poi sciogliersi come neve ai primi cenni di primavera. 

Così Angie si è dedicata completamente al piccolo, impedendosi persino di lasciarsi distrarre da un amore vero, maturo e potente: Rio è sempre stato un amico per lei e Matthias, ma adesso quel sentimento è cresciuto trasformandosi in qualcosa di molto più profondo, che freme per liberarsi dal bozzolo e spiegare le sue ali. 

Ma quando Riccardo torna a farsi vivo, tutto cambia: la vita di Angelika e delle persone che le vogliono bene si ritrova improvvisamente in bilico, sull'orlo del precipizio.

Autrice: Sabrina Grementieri
Titolo: IL CALORE DELLA NEVE
Editore: Fabbri
Uscita: 24 ottobre 2018



Quel maso, pieno di profumi, chiacchiere, capricci e rimproveri, era il più bel posto al posto dove tornare.
Per niente al mondo avrebbe permesso che quell'equilibrio venisse spezzato.


Da quand'ero bambina e sino ai trent'anni, ho passato tutte le estati e qualche inverno sulle Dolomiti. Quindi condivido l'adorazione per certi posti, dal paesaggio alla luce particolare, all'atmosfera dei paesini e dei rifugi che raggiungi dopo qualche ora di fatica.
Per questo mi sono subito ritrovata a mio agio in questa storia ambientata a San Silvestro, piccolo borgo in Alto Adige, tra vallate, masi isolati e tanta, tantissima neve.

Come al solito, l'autrice ci porta in questi luoghi da sogno (lo aveva già fatto con il Salento) per raccontarci piccole storie di persone comuni, che però trovano la loro base in sentimenti forti, in solide basi familiari, in legami di amicizia che resistono agli imprevisti e agli scossoni del destino.
Dopo aver avuto un figlio da giovane e dopo averlo cresciuto da sola, Angelika si trova costretta a fare i conti con il passato, divisa tra l'uomo che è il padre biologico di suo figlio (e che lei ha davvero amato) e l'altro uomo che ha sempre fatto da "angelo custode" (e verso cui prova sentimenti forti ma non ancora definiti).
In gioco ci sono molte variabili, dalla ricchezza al vero concetto di famiglia, dall'infatuazione alla paura di rovinare un'amicizia, però, per il bene di matty, occorre fare la scelta giusta.

Un libro molto dolce, con il giusto pizzico di romanticismo, che mi ha emozionato e riscaldato, scritto con la consueta eleganza pulita della Grementieri.
So che l'avranno detto in tanti, ma la consiglio come lettura perfetta per questa stagione invernale.

Ho amato Matty e la sua innocenza e ho adorato Rio, il suo essere paziente, costante, determinato e solido come una delle montagne in cui vive. Una vera roccia nella vita della famiglia Romanelli, per quanto viva in disparte. E ho ammirato gli stessi Romanelli, per la loro unione e il loro affiatamento di clan.
Se devo essere sincera, invece, Angelika, al centro del triangolo, è il personaggio che mi ha convinto di meno. L'ho trovata spesso volubile, ancora immatura, e non sono riuscita a farmela piacere. 
Forse, in contrasto con due figure maschili così forti, era concreto il rischio di rimanere in ombra, però sono rimasta con il sospetto che se non fosse stato uno dei due uomini a "decidere" per lei (non dico di più per non fare spoiler), forse questa ragazza sarebbe rimasta ancora a lungo nell'incertezza.

NB. Da ultimo, una mia considerazione a margine e che prescinde dal romanzo.
Mi è un po' dispiaciuto che la biografia di Sabrina sia stata ridotta a quel semplice "ha esordito con La Finestra sul mare". Mi è parso quasi un voler disconoscere la fase precedente che pure ha dato due libri di successo ("Una seconda occasione" e "Noccioli di Ciliegie") e che, ad esempio, mi hanno permesso di conoscerla come autrice. 
Mi vengono in mente anche precedenti uscite per Rizzoli e EmmaBooks. Insomma, c'era un CV di tutto rispetto da ricordare...

Amarilli

2 commenti:

  1. mentre leggevo la recensione pensavo: interessante, poi arrivata all'ultimo paragrafo, N.B., mi è un po' passata la voglia.

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    1. Va detto che l'autrice non ne ha colpa. Una scelta non dipesa da lei.

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