Pensieri su "Un’insolita duchessa" di Elizabeth Hoyt
Titolo: Un’insolita duchessa
1) MIA ADORATA SPIA ( Not the Duke’s Darling)
http://www.sognipensieriparole.com/2019/10/pensieri-su-mia-adorata-spia-di.html
2) UNA SFIDA AL DESTINO (When a Rogue Meets His Match)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/02/pensieri-su-una-sfida-al-destino-di.html
3) UN’INSOLITA DUCHESSA (No Ordinary Duchess)
Ammetto che leggere il terzo volume della serie a tre anni
di distanza dal precedente mi ha reso faticoso riprendere le fila della vicenda,
di per sé piuttosto ingarbugliata.
In ogni caso, quindici anni prima Greycourt Hall è stato
teatro della morte della giovane Aurelia. Viene accusato il vicino Ran de Moray
e ciò segna la fine dell’amicizia del ragazzo con Christopher e Julian,
fratello di Aurelia.
Nel presente i ragazzi Greycourt sono rimasti in quattro,
vittime degli intrighi del loro malvagio zio Augustus: Julian, Quintus,
Messalina e Lucrezia. Nel primo volume Freya, sorella di Ran e membro
di un ordine segreto femminile (le Sagge Donne), sposa Christopher; nel secondo
Messalina viene promessa sposa al brutale Gideon, con cui trova però l’amore.
Stavolta è Julian, l’erede, a incrociare il proprio destino con Elspeth de
Moray, sorella di Ran e Freya.
I due sarebbero, sulla carta, nemici giurati, ma entrambi
sono alla ricerca di un libro-diario, che potrebbe svelare, al contempo, alcuni
segreti delle Sagge Donne e qualche indizio sul comportamento spietato dello
zio Augustus. La ricerca li porta a indagare tra scaffali e biblioteche, finché
pian piano nasce qualcosa.
Ho trovato la storia d’amore poco vivace: lui ha altri
pensieri per la testa e non si comprende da cosa nasca l’attrazione per lei;
lei, a sua volta, ostenta una grande esperienza-competenza in ambito erotico,
frutto di erudizione teorica, che un po’ la rende curiosa e sfacciata, e un po’
ingenua e maldestra. Nel complesso, li ho trovati male assortiti, e il tutto
mentre l’indagine si trascina senza il contentino di qualche interessante colpo
di scena.
Come dire: il lettore, che si era già perso per strada, si
allontana ancor di più dalla via principale senza poter apprezzare la serie
appieno.
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